1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Salve a tutti! Parlare di me...è sempre una questione “imbarazzante” per quanto sia portata all'introspezione, all'analisi psicologica e alla ricerca del benessere spirituale...Un po' per riserbo, un po' per un'indole intimista che conservo gelosamente e un po' per scaramanzia. Però, alcune notizie che mi riguardano posso fornirle senza problemi! Provengo dalla campagna toscana, da padre flori-coltivatore e da madre casalinga e, direi che l'estro creativo, l'abbia ereditato in parte da mio padre per le sue stupende composizioni di fiori, addobbi per le cerimonie in chiesa, centri-tavola decorativi. Dall'altra parte, quella materna, ho acquisito nei geni l'interesse per la narrativa attraverso il nonno a cui piacevano molto le letture romantiche e collezionava i romanzi Harmony, che tra l'altro, leggeva anche mia madre.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nata a Lucca e cresciuta in un paesino di duemila anime della bella Val di Nievole fra ulivi, camelie e garofani, sito in provincia di Pistoia. Praticamente il tipico paesaggio di campagna lucchese, immerso tra una ricca vegetazione e il fiume Pescia, tra la collina e la cosiddetta svizzera pesciatina. Mi piace molto la campagna in cui mi sono formata come adolescente e studentessa, un po' perché' mi lega al territorio un infanzia spensierata e serena e, poi, per le mie origini parentali. Sono pure legata alla città di Lucca e di Pisa per amicizie e per l’università che comunque hanno lasciato un impronta indelebile nel mio percorso esistenziale, tra i tirocini presso l'ospedale S. Chiara e i vari domicili in affitto per ragioni di studio. Ancora oggi prediligo queste città per il vissuto universitario e per le prime storie sentimentali... hanno il potere di evocare in me la giovane donna che ero stata, le passioni degli anni novanta, i primi concorsi pubblici nel comparto sanità, le contraddittorietà e le spigolosità del mio carattere. Insomma, ero un concentrato umano discreto e ribelle nei miei anni universitari.