1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nata e cresciuta a Como, mia madre è Lombarda e mio padre Veneto. Fin da piccola ho sempre tenuto a precisare ciò, perché per me le mie radici venete sono molto importanti. Sono cresciuta a stretto contatto con i nonni materni, perché sia mamma sia papà lavoravano. Conservo meravigliosi ricordi della mia infanzia, con i miei nonni, con mia zia e con i miei genitori ero una bambina allegra e spensierata, anche se a tratti abbastanza solitaria. A tredici anni mio padre e mia madre si sono separati ed io ho deciso di rimanere con papà. In prima superiore nel 2006 ho conosciuto Ivan, grazie a papà, e dopo un lungo periodo di lontananza, ora sono quattro anni che viviamo insieme e da un anno che abbiamo un bimbo che si chiama Brian. È da quattro anni, che ho lascito il mio bel lago di Como, per un piccolo paesino della Calabria, Caccuri che è in provincia di Crotone, famoso per il castello e anche per il premio letterario che si svolge ogni anno.
Il fascino del mito, il mistero della leggenda, l'amore per la vita e la speranza nel futuro. Sono questi gli elementi principali, ma sia chiaro, non i soli, di "Il destino della fenice", il nuovo romanzo di Giada Bianco. L'opera, pubblicata dalla BookSprint Edizioni, e per tanto disponibile sia nel classico formato cartaceo della brossura che nella dimensione digitale dell'ebook, affronta il tema della rinascita, dell'amicizia e della fiducia nel prossimo, valori fondamentali che andrebbero riscoperti a livello globale oggi.