1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Anzitutto io non sono mai nato. Se è vero che nel nome c'è il destino di una persona, una etimologia corretta di Filadelfo (filos= amante; delfios= utero) lo conferma. Chi al posto di delfios mette delfos (= fratello), dimentica che la" i" è scomparsa per crasi, alterandone il significato. Cirros significa splendente. I cirri non c'entrano affatto, anzi portano in sostanza alla tortuosa conclusione che c'è qualcosa che possa occultare il sole. Io splendo di luce autonoma. Ho certamente un documento legale, che dice da dove vengo, ma è falso, ovvero è una finzione giuridica che mi consente di vivere in società. Questo mistero l'ho spiegato nel capitolo "Della faccia e del Panàpio" nel mio libro ESUMAZIONE. Io ereditai il documento da mio padre Atanasio Soglione, che nella vita sociale si faceva chiamare Filadelfo Cirrone, che ad un certo punto decise d'occultarsi, dopo avermi conferito la difficile missione di pubblicare il suo capolavoro, GLI ULTIMI PANàPI.