Vivere per correre, correre per vivere. Un'esistenza improntata sull'ebbrezza della velocità, sempre sul filo del rasoio, conscio del pericolo, esaltato dall'adrenalina. Il pilota di Formula Corrado Manfredini si racconta nel suo libro autobiografico "Il foglio bianco della vita", edito dalla giovane casa editrice BookSprint Edizioni. L'opera, che ha partecipato anche al Salone internazionale del Libro di Torino 2016, ripercorre le tappe fondamentali della vita dello sportivo, tra incidenti, ripartenze e successi.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Non ho deciso di diventare scrittore, ma di scrivere un'autobiografia collegata essenzialmente allo sport che avevo praticato per quasi trent'anni a livello non professionale, ma come " gentleman ", così come allora venivano definiti i piloti che svolgevano attività agonistica nell'automobilismo. All'epoca gli sponsor non esistevano, ma esisteva il mecenatismo sportivo, cioè quello fatto di persone entusiaste dello sport, dotate di notevoli mezzi finanziari che mettevano a disposizione delle scuderie cui appartenevano o che avevano collaborato a fondare, per favorire appunto la pratica di uno sport costoso a coloro che non ne avevano i mezzi, come il sottoscritto.