Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Nata a Lecco ma residente fin dall'infanzia a Torino, città che adoro, ho insegnato per quarantadue anni nella scuola primaria con grande passione e mantenendo tuttora ottimi rapporti con i miei ex alunni.
Ho cercato di non togliere nulla alla famiglia, marito e 2 figli: fortunatamente sono stata affiancata e supportata da una mamma/nonna speciale che purtroppo non c'è più ma la cui impronta d'amore è rimasta indelebile. Non ho mai deciso di diventare scrittrice, è la scrittura che si è impadronita di me da quando ne ho appresa la tecnica. La mia prima composizione poetica risale proprio a quel periodo in concomitanza con la lettura del primo libro in versione integrale e cioè Le avventure di Pinocchio a cui seguirono tanti e tanti altri libri
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non ho in merito alla scrittura delle regole fisse. Scrivo quando mi sento pronta a tradurre in parola il pensiero, l'ispirazione del momento. Non sono un ragioniere della scrittura anche se sono dell’idea che spesso l'appetito vien scrivendo ma, ripeto, non è una regola nemmeno questa. CI sono dei momenti di vuoto, periodi in cui non scrivo niente, altri in cui sono un vulcano in eruzione e fatico a trattenere almeno una parte delle sensazioni che mi scoppiano dentro.
Il suo autore contemporaneo preferito?
I miei autori contemporanei preferiti sono anche degli amici
Si tratta dei fratelli Antonella e Franco Caprio che hanno iniziato con il botto circa 15 anni fa con l'opera " Il segreto del gelso bianco “che ho presentato io a Torino per la prima volta e poi a Ivrea ...il libro, una saga familiare che comprende 100 anni di storia italiana, ottenne una serie di
prestigiosi premi e riconoscimenti. Tante altre pubblicazioni seguirono, scritte a 4 mani o da soli o in collaborazione con altri scrittori ...ebbero tutti un buon successo soprattutto per gli argomenti trattati sempre di grande interesse sociale come il bullismo e il femminicidio dei quali Antonella scrisse anche la versione teatrale con grande perizia.
Perché è nata la sua opera?
L' opera è nata dal desiderio di mettere in ordine le mie poesie sparse ovunque e riunirle vestendole di un abito dignitoso e piacevole...
Ha molto contribuito anche il fatto di aver voluto dedicare ad una serie di amici e conoscenti poesie personalizzate che hanno riscosso successo e i cui destinatari hanno caldeggiato la pubblicazione. Anche se in questa raccolta ne ho inserite soltanto due da me ritenute di interesse generale
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
A casa mia si è sempre letto molto per cui l'esempio è trainante come sappiamo. Mia mamma ci raccontava favole stupende e ci leggeva brani del libro Cuore che lei adorava. Quando mi faceva un regalo era quasi sempre un libro sapendo che l'avrei apprezzato Ho sempre avuto una biblioteca molto fornita. La mia formazione letteraria mi è stata regalata dalla scuola dove ho avuto la fortuna di essere guidata da insegnanti validi e preparati partendo dalle elementari e arrivando all'università dove ho avuto come insegnante d'italiano il grandissimo Professor Ettore Bonora.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere per me significa sviscerare la realtà, ossia cercare fra le sue pieghe più profonde un senso diverso più sincero che faccia emergere la parte più sensibile di noi stessi, spesso sepolta sotto un cumulo di pietre che la soffocano.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Non posso mentire, non ne sono proprio capace. ln quello che scrivo io c'è il 101% di me...ma c'è anche la capacità di immedesimarsi nelle situazioni vissute da altri e molta empatia.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Nessuno è stato così fondamentale per la stesura della mia opera, quanto lo sia stata io stessa. Lo so, sembra una posizione superba ed egocentrica Pensatelo pure se lo credete. È comunque la verità
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Alla mia famiglia
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
L'ebook è uno strumento utile ed economico. Può contenere centinaia di opere, ma non deve soppiantare il caro libro cartaceo, ma...affiancarlo con intelligenza
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro è una bella invenzione utile anzi indispensabile per i non vedenti e per eventuali lunghi viaggi solitari in macchina. In ogni caso: lunga vita al libro cartaceo!