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28 Feb
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Intervista all'autore - Alessandro Catalano -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Quando scrivo mi riconnetto con la mia parte creativa ed è una sensazione bellissima.
È come se i personaggi si presentassero alla mia porta e mi raccontassero la loro storia e a me non resta che scriverla.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Le storie presenti in questo libro nascono dall'osservazione della realtà e del mondo che mi circonda. Ad esempio la pizza tanto amata dallo stercorario è anche il mio piatto preferito, il superlativo "ti pregorissimo" usato ne "il vampirello sdentatello" era un'esclamazione tipica di mio figlio quando era più piccolo. Diciamo che la realtà è la dispensa dove trovo gli ingredienti per "cucinare" le storie
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere quest'opera ha significato riappropriarmi di una parte di me, qualcosa che ho sempre avuto dentro e che ad un certo punto non ho potuto più ignorare. Quando poi, le persone a me vicine, mi hanno incoraggiato a pubblicare questo libro, ho capito che quello che avevo scritto andava condiviso.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
"La bambina che salvò la strega", che è anche il titolo di uno dei racconti, l'ho subito visto come il titolo del libro perché mi piaceva molto il concetto che l'innocenza di una bambina riscattasse la strega. È un invito per ognuno a ritrovare il "sé" bambino, così come è accaduto a me.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
È difficile rispondere a questa domanda perché ne porterei tanti, ma dovendo sceglierne uno direi "Se una notte d'inverno un viaggiatore" di Italo Calvino, lo trovo geniale, raccontare le storie senza il finale e poi quel suo continuo cambio di stile, sembra come se le storie fossero scritte da penne diverse. Come autore mi porterei Alessandro Baricco, mi sono appassionato tantissimo alla narrativa grazie anche alla trasmissione che conduceva anni fa su Rai 3 con la passione e la competenza che lo contraddistinguono.
 
Ebook o cartaceo?
Cartaceo sicuramente, comprendo la comodità dei supporti digitali e, di tanto in tanto, li uso anch'io, ma niente può sostituire il fascino del cartaceo, il profumo della carta, lo scorrere delle pagine sotto le dita.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non so bene come rispondere a questa domanda, questo è il mio primo libro, ma se mi metto a rovistare tra vecchie cose, trovo appunti, incipit di qualcosa, idee, schizzi; ho sempre sentito il bisogno di comunicare. Solo adesso ne ho preso consapevolezza.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Non avevo proprio idea di scrivere un libro; c'erano queste due tartarughe che mi ronzavano in testa e un giorno, mentre aspettavo che finisse la lezione di pianoforte di mio figlio, ho preso il cellulare e ho cominciato a scrivere la prima storia, e come il vaso di Pandora, una volta aperto, una dopo l'altra, sono uscite fuori tutte le altre storie.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una sensazione bella e strana allo stesso tempo, ti rendi conto che il tuo lavoro va oltre te, come se prendesse vita propria.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia moglie e mia figlia sono le lettrici più fameliche e appassionate che io conosca, e ogni volta che scrivo qualcosa è a loro che lo faccio leggere per avere un parere, un’impressione ... amorevolmente imparziale.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Lo considero una buona alternativa al cartaceo, mi ricordo, quando ero un bambino, mio nonno ascoltava alla radio i classici della narrativa italiana letti da Gassman o altri attori. È interessante vedere paesaggi o personaggi con la sola immaginazione, che è quello che poi avviene quando leggiamo un libro.

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1 COMMENTO

  • Link al commento Lucia inviato da Lucia

    Bellissimo libro con cinque meravigliose storie da leggere e rileggere con i propri bambini, ne consiglio l'acquisto

    Mercoledì, 20 Marzo 2024 08:55

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