Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è normale, mi viene spontaneo. Dedicare del tempo alla scrittura, mi rilassa.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Nulla della mia vita reale è presente nel libro, è pura fantasia. Tranne per il fatto che credo nel vero amore è soprattutto nel rispetto reciproco.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ho realizzato un sogno che avevo sin da piccola, cioè scrivere.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
È stata abbastanza semplice.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Porterei con me ''Il diario di Anna Frank''. Perché trovo sia un’opera stupenda. È riuscita a trasmettere un’emozione molto forte.
Ebook o cartaceo?
Sono combattuta, l'ebook è perfetto perché ci permette di poter leggere senza abbattere altri alberi, il cartaceo per la sensazione che da quando si legge. Il profumo il tatto... Quindi direi il cartaceo ma con carta riciclata.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
È il mio primo libro, non mi sento una scrittrice per il momento. La strada è ancora lunga.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ho semplicemente iniziato a scrivere un pomeriggio e non mi sono più fermata. Come ho già detto è stata una cosa per me naturale.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una bella emozione.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia madre.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso sia un ottimo strumento per chi non ha molto tempo di leggere. Infatti ci permette di farlo ad esempio quando lavoriamo, mentre facciamo una passeggiata, e cosa più importante aiuta a chi per problemi di vista non può farlo.