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BookSprint Edizioni Blog

17 Ott
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Intervista all'autore - Maria Cassata -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Ho deciso di scrivere il mio libro perché ho sentito la necessità di analizzare me stessa, per capire se sono stata capace di affrontare la vita in tutte le avversità.
Ho deciso di farlo perché per me è stato come liberarmi dei mostri che attanagliano la mia mente, sia del passato che del presente.
È stato un momento di riflessione e di sofferenza.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutto quello di cui parlo è reale. Ho raccontato la mia vita, che è stato un susseguirsi di tristi esperienze.
L'unica nota positivi i miei amati figli che sono stati quelli che mi hanno dato la forza per andare e per questo sarò sempre grata a loro. Figli che ho amato più di ogni altra cosa al mondo e a cui ho donato non solo la loro vita ma anche la mia.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Prima di ogni cosa ritrovare me stessa e poi lasciare ai miei figli una testimonianza della vita che ho vissuto, affinché non commettano i miei stessi errori.
Nella seconda parte mi rivolgo a tutte le donne sperando che il mio vissuto le porti a riflettere.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
la scelta è stata facile perché rappresenta il mio tormento interiore e i segni lasciati dalla mia vita
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Stephen King per la sua capacità di travolgerti nei suoi racconti turbolenti e dove si nasconde sempre una triste e sconvolgente realtà.
Danielle Steel per lasciarmi andare e cercare il senso buono della vita.
Ken Follet perché riesce a coinvolgerti fino alla fine, quasi a diventare parte integrante del suo narrare.
 
Ebook o cartaceo?
Cartaceo.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Ho deciso di scrivere perché non è facile dire con le parole quello che provi nemmeno alla persona più cara, forse perché hai paura ad essere giudicata e non capita.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ho meditato tanto prima di scrivere perché è stata come una seduta da uno psicanalista e ho deciso che i miei errori e le mie esperienze potevo solo rivederle con me stessa, analizzandoli con freddezza, avevo bisogno di capire. Mi è stato di aiuto.
La crescita dei miei figli? Il mio divorzio?
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una bellissima sensazione, ti emozioni!
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Ancora nessuno.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Diciamo che è un buon passo avanti per far conoscere il significato della scrittura.

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