Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
La Scrittura ha sempre avuto per me il valore di un porto sicuro nel quale essere autenticamente me stessa.
Qualcosa che ho fatto e faccio per il piacere di farlo, per dare ordine a pensieri che altrimenti rimarrebbero confusi o, ancora, per cedere alla parola scritta ansie e frustrazioni, liberandomene definitivamente.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Ogni cosa all'interno del libro è attinta dal mio vissuto, senza menzogne né censure.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
La scrittura di quest'opera ha avuto per me una sorta di valore terapeutico, quasi catartico, non a caso ho scelto la forma del diario.
Mi ha permesso di rivivere, parola dopo parola, un'esperienza di vita con tutto il turbinio di emozioni ad essa legate: mi ha emozionata, mi ha alleggerita dalle sensazioni negative che avere a che fare con un minorato sentimentale comporta e, soprattutto, mi ha divertita.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stessa per deciderlo tra varie alternative?
Inizialmente avevo scelto un altro titolo, senza pensarci molto. Ammetto che non mi convinceva gran che ma non ero ispirata e avevo deciso di rimandare la riflessione a tempo indeterminato. Devo ringraziare mia mamma per quello che poi è stato battezzato come definitivo, è stata lei a sceglierlo quasi di getto, in una sorta di slancio creativo improvviso.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
"Inheritance" di Cristopher Paolini, senza ombra di dubbio. é stato il primo libro che, da ragazzina, ho letto solo per il piacere di farlo e non perché mi era stato imposto a scuola. Per la prima volta la lettura è stata un'esperienza gratificante e non un compito da svolgere.
Ebook o cartaceo?
La carta ha una sua magia. avere tra le mani un libro, sentire il profumo delle pagine, è qualcosa d'ineguagliabile. Non sono ostile nei confronti dell'Ebook ma se devo esprimere una preferenza la carta vince a mani basse.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
In realtà non ho mai deciso di intraprendere questo percorso e tutt'ora mi sembra di sopravvalutarmi a considerarmi una scrittrice. Questo libro è nato un po' per caso e un po' per gioco.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ho iniziato a scrivere quest'opera per me stessa anche se, in quel momento, di certo non immaginavo che ne sarebbe uscito proprio un libro. Mi sono semplicemente seduta davanti al pc, ho aperto una pagina bianca su Word, e ho buttato giù una parola dietro l'altra, come avrei fatto con il diario di quando ero ragazzina. Pian piano è nata l'idea di aprire un blog nel quale pubblicare quello che scrivevo di volta in volta. Mi piacerebbe dire che l'idea era sottesa ad un desiderio di pura e semplice condivisione ma la verità è che ero ancora fortemente arrabbiata con Mr. X e provavo un certo piacere al pensiero di sputtanarlo pubblicamente. Ovviamente in forma del tutto anonima ma lui avrebbe saputo di essersene l'interessato.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Ancora non ho elaborato l'informazione, ve lo saprò dire se mai il mio cervello riuscirà a processarla.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona ad aver letto il mio libro è stata una mia amica, le mandavo quello che scrivevo di volta in volta. leggeva sui mezzi, mentre andava a lavoro e mi diceva di non veder l'ora di sapere il seguito.
il suo entusiasmo mi ha ispirata a sottoporre il testo ad una casa editrice.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
La lettura è totalizzante, mentre si legge non si può fare altro e si è completamente immersi in quell'esperienza. l'audiolibro diventa invece una forma di accompagnamento, una sorta di sottofondo nello svolgimento di altre attività, un po' com'è stato per la radio nel momento in cui è uscita dalle mura della vita domestica, dove era evento protagonista, per entrare nel quotidiano.