Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Benevento in una famiglia molto unita, alla età di otto anni ho perso a distanza di pochi mesi,
mia sorella e mio padre, son cresciuto orfano e figlio unico sostenuto dall'affetto di mia madre e tutti i membri della famiglia vivendo in serenità la mia fanciullezza. Ho attraversato le varie tappe della vita, il lavoro, la famiglia, le amicizie fino al raggiungimento della pensione. Sin dalla adolescenza ho amato comporre poesie e brevi racconti esclusivamente per mio
diletto. Ho deciso di divulgare le mie poesie per caso, navigando su internet ho scoperto tra una miriade di case editrici, la Book Sprint Edizioni di Vito Pacelli che, mi ha sottoposto una proposta di pubblicazione valida.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Dipende, scrivo per diletto quando sono ispirato, in genere il momento migliore è nella prima mattinata.
Il suo autore contemporaneo preferito?
leggo molto opere che trattano vari argomenti, non ho un autore preferito ho comunque simpatie per Camilleri, De Crescenzo, Vespa.
Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata dal desiderio di trasmettere dei valori che, oggi sono se non del tutto dimenticati perlopiù assopiti.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Molto, ho vissuto e vivo tuttora in un contesto sociale molto contraddittorio nel quale si mescolano dogmi del passato con la voglia di continua contestazione.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
È un modo di raccontare la realtà, osservo con interesse la vita che scorre ogni giorno annotando i miei sentimenti anche contrastanti, dal tutto traggo l'ispirazione per poter comporre i miei versi.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Molto nelle composizioni manifesto i miei sentimenti reali su ogni cosa.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Si mia moglie, la compagna di una vita che, mi ha sempre incoraggiato ad andare avanti.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A Mia moglie.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Sebbene preferisco il cartaceo, visto i tempi odierni in piena evoluzione, penso che il futuro della scrittura sia l’ebook in quanto in costante crescita il numero di lettori che preferiscono il digitale al cartaceo.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Anche l'audiolibro si sta rivelando un mezzo di lettura altamente futuristico, nel cartaceo e ebook, il lettore deve materialmente leggere l'opera e nel contempo immaginare mentalmente le varie sequenze sceniche di ciò che è visibile ai suoi occhi, uno sforzo di concentrazione molto impegnativo. Nell'audio libro egli non legge le parole ma ascolta la voce narrante e risulta meno faticoso elaborare nella sua mente le immagini relative a ciò che percepisce tramite l'udito, quindi meno sforzo mentale.