Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
"Mi capita spesso di pensare che chiunque abbia avuto una vita piatta e noiosa si relazioni con se stesso in modo semplice, poiché non è costretto a fare i conti con i rimorsi nati dalle scelte, giuste o sbagliate che siano, che determinano e influenzano il corso di una vita intera.
Poi, guardandomi indietro, mi rendo conto che quello che sono ora è l’esatta conseguenza di come ho vissuto, e mi convinco che tutti gli eventi che si sono susseguiti nella mia vita, mi abbiano donato un bagaglio di esperienze che mi porto dentro. Spero davvero che si rivelino una guida utile per il rapporto che ho instaurato e che continuerò a coltivare, in futuro, con mio figlio"
Questo è l'inizio della biografia che ho scritto tempo fa. Riassume tutto ciò che sono e che vorrò essere. La passione per la scrittura credo di averla sempre avuta. Si è notevolmente fortificata dentro di me dal momento in cui sono diventato padre. È un modo per confrontarmi con me stesso e venire a patti con la vita
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c'è un momento in particolare. Quando ho qualche ispirazione, la annoto sopra un qualsiasi foglio di carta e nel tempo libero provo ad articolarla.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Tanti, ma ne dico due in particolare:
Carlos Ruiz Zafon
Khaled Hosseini
Perché è nata la sua opera?
Scrivere è sempre stata la mia passione. Qualche tempo fa scrissi la mia biografia. Inizialmente volevo pubblicarla, ma decisi di non farlo in quanto era fin troppo personale. Quindi feci stampare qualche copia e la detti solamente alle persone a me più care. Tuttavia mi è sempre rimasto questo piccolo sogno, che con questo libro cerco di realizzare indipendentemente da quante copie venderà
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
La mia non è proprio una formazione letteraria. La definisco più un amore sbocciato col tempo. E comunque il mio contesto sociale e personale rappresenta un ruolo fondamentale in quello che scrivo
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Entrambi
Questo è il mio secondo manoscritto. Il primo è un'autobiografia a trecentosessanta gradi, che comincia quando ero un bambino e arriva fino ai giorni nostri, quindi racconto per filo e per segno la realtà che ha caratterizzato tutta la mia vita. Il secondo, benché prenda spunto da luoghi e situazioni che fanno parte di me, è un romanzo, quindi rappresenta anche un modo per evadere dalla realtà stessa
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Molto, se non tutto.
Non sono uno scrittore di professione, lo faccio solo per passione, quindi se non ci fosse qualcosa di me in quello che scrivo, sarebbe molto complicato riempire le pagine.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Ho dedicato questo libro a mia moglie, a mio figlio e a mia madre, scomparsa qualche anno fa, che definisco "la mia musa ispiratrice" Forse questo è il mio modo di tenerla viva dentro di me.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia moglie e a mia sorella, altra figura molto importante della mia vita
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Spero di no, ma credo di sì...purtroppo.
Personalmente adoro sfogliare le pagine e annusare il loro inconfondibile profumo.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
A questa domanda non saprei cosa rispondere. Non ho mai ascoltato un audiolibro, e spero di non farlo mai in futuro. Il fascino della lettura è "leggere" con l'intonazione interna che ognuno di noi preferisce, in modo tale da poter suscitare quel senso di appagamento che la lettura riesce a dare.