Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

BookSprint Edizioni Blog

14 Lug
Vota questo articolo
(0 Voti)

Intervista all'autore - Massimiliano Amadasi -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è raccontare fatti passati, presenti, futuri ma di futuri possibili non solo immaginati, filtrati dalla fantasia fine a sé stessa
e rielaborati per mantenere la memoria di persona conosciute ed incontrate dando voce a coloro che non possono più parlare, come nel caso dei romanzi storici, e ricordando, e qui entrano in gioco le emozioni, persone con le quali ho avuto e ho tutt'ora un legame speciale. A un certo punto sento che sono i diversi personaggi, perché non ho scritto solo romanzi storici, che acquisiscono vita propria e perciò, come reali esseri viventi, essi si nascondono per non essere ritratti, mutano, amano, si arrabbiano seguendo l'onda delle emozioni che a ciascuno di essi ho attribuito.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
La protagonista è il mio alter ego, o per meglio dire rappresenta quello che avrei potuto essere se avessi studiato anziché le scienze biologiche, le scienze storiche: l'altra mia grande passione. Assieme ai viaggi e allo studio delle lingue.
Per Jung ciascuno di noi ha un'anima che ci guida, nel mio caso femminile, per questo motivo quando caratterizzo un personaggio attribuendogli delle mie caratteristiche lo descrivo come una donna. L'altro motivo è che ho frequentato una facoltà prettamente femminile. E di storie da raccontare ne avrei molte.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Una scommessa con me stesso e un debito con chi mi ha introdotto alla scrittura creativa, in prima battuta. Questo è il secondo libro di una serie di libri dedicata a Dante per farlo conoscere o riscoprire non dal punto di vista accademico bensì semplicemente chiedendosi:
Chi era Durante detto Dante? da dove ha preso ispirazione per la sua opera la Divina Commedia? quali erano i suoi amici?
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
Una scelta semplice sin dall'inizio; avevo in mente un’altra trama, poi scartata, ma il titolo non è mai stato in discussione.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
"Stella doppia" di Robert A. Heinlein, come libro e il suo autore come scrittore
Il libro perché nei suoi romanzi di fantascienza così come nei suoi racconti Heinlein affronta sempre i temi del sociale e della responsabilità del singolo rispetto alla collettività. In questo libro si affronta il tema del razzismo e dei doveri del politico rispetto alla collettività-.
Come autore mi sono "ispirato", fra gli altri, a Honoré de Balzac che riprendeva storie vere, cambiava nomi e luoghi e poi le pubblicava ed a Heinlein. Ma da quest'ultimo ho ancora parecchio da apprendere.
 
Ebook o cartaceo?
Cartaceo, adoro tenere i libri in mano.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non saprei, ho iniziato a scrivere racconti al liceo, ho continuato all'Università e poi ho, finalmente, trovato il coraggio di scrivere un romanzo intero. Il passaggio da diarista scrittore l'avevo già fatto al Liceo, forse ero troppo preso dal lavoro o semplicemente non avevo mai pensato di tentare la carriera di scrittore. Ora sono già al terzo romanzo, con altri due in cantiere, forse non diventerà un lavoro ma ho deciso di non aspettare oltre e non considerarlo solo un passatempo.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
"Lettere da Sarzana" è un seguito, finito il primo libro molte mie lettrici si lamentarono che esso era troppo breve. Promisi un seguito e dovetti mantenere la parola. Scrissi quattro inizi e li cancellai tutti, idem per i finali. Solo la parte di mezzo mi aveva soddisfatto e la mantenni, previa revisione. Poi riuscii a scrivere il finale, ma dell'inizio avevo solamente un abbozzo.
Infine ho avuto un'idea, mi sono ispirato ad un insegnante che ho avuto, ho modellato su di lei un nuovo personaggio, ho riscritto nuovi dialoghi e i capitoli si sono ordinati quasi da soli.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Spero di non essere banale, ma sono attimi di felicità che fanno apparire tutto quello vi è intorno insignificante. E se la sensazione sfuma molto lentamente, il ricordo resta.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La mia compagna, alla quale il libro è dedicato.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Lo trovo una cosa fantastica, soprattutto per le persone che hanno perso, in parte o del tutto, la vista e che possono tornare a "leggere" grazie agli audiolibri.
Ne conosco una e la posso portare ad esempio.

Acquista il Libro sul nostro ecommerce

 

 


Lasciaun commento

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

I contenuti e i pareri espressi negli articoli sono da considerarsi opinioni personali degli autori che
non possono impegnare pertanto l’editore, mai e in alcun modo.

Le immagini a corredo degli articoli di questo blog sono riprese dall’archivio Fotolia.

 

BookSprint Edizioni © 2023 - Tel.: 0828 951799 - Fax: 0828 1896613 - P.Iva: 03533180653

La BookSprint Edizioni è associata alla AIE (Associazione Italiana Editori)