Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata e cresciuta a Roma, città in cui vivo e amo profondamente. Dopo aver conseguito il diploma di maturità classica, mi sono iscritta alla facoltà di "Giornalismo, Relazioni Pubbliche e Digital Media" presso la LUMSA.
Ora frequento il secondo anno e, da circa uno, collaboro, quale praticante pubblicista, con il magazine "The Daily Cases" di Tiziana Primozich, una rivista che si occupa in primo luogo della tutela dei Diritti Umani e che ha, perciò, sede presso la LIDU - Lega Italiana dei Diritti dell'Uomo -, di cui sono divenuta orgogliosamente membro. Mi occupo, da sempre, di volontariato. Dal 2018 collaboro con i "Giovani per la Pace" della Comunita di S. Egidio. Sono anche membro LEO: più in particolare, del LEO Club Roma Parioli, con incarichi di addetta all'Ufficio Stampa e Fotografia, oltre che Coordinatrice dell'Ufficio Stampa del Distretto LEO 108L per le Regioni Lazio, Umbria e Sardegna. Mi sono, infine, occupata di rassegna stampa anche presso la LUMSA di Roma, nell'anno accademico 2020-2021. Nei momenti di svago amo dilettarmi in ambito artistico: ho avuto l'onore di sfilare per noti stilisti in eventi tenutisi presso la capitale, oltre a partecipare a prestigiose mostre e rassegne fotografiche; ma la mia passione piu grande è la scrittura. Ho già pubblicato tre libri, di cui il primo nell'anno 2019, con uno pseudonimo, in cui ho trattato una storia che ha contraddistinto la mia infanzia e, invero, la mia vita, seppur giovane; nel secondo, uscito nel 2021, mi sono soffermata ad approfondire il mio amore per gli animali: il libro si intitola "Favole Reali. Storie commoventi dal mondo animale". Ora, dopo aver avuto l'onore di intervistare il Professor José Do Nascimento, ho deciso di scrivere un saggio su un genocidio che ben pochi conoscono, nell'opera intitolata "Anticipazioni della follia nazista. Primo genocidio del '900: lo sterminio degli Herero e dei Nama".
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Visti gli argomenti trattati nel mio ultimo libro, consiglierei, senza alcun dubbio, la lettura de "Il Diario di Anna Frank", un testo che mette in rilievo tutti gli orrori di chi ha vissuto la persecuzione dei nazi-fascisti, ai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Perché la Memoria e la Conoscenza sono le uniche armi che ognuno deve possedere, affinché analoghi orrori non si verifichino piu. Perché, come ha affermato la stessa Anna Frank: "Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo...".
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Non credo che il cartaceo possa andare definitivamente perduto, né che possa essere del tutto sostituito dall'e-book. Sono, di contro, oltremodo certa che l'e-book affiancherà il cartaceo e rappresenterà, quindi, una possibilità in più. Dunque, ben vengano gli e-book!
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La scrittura è stata un colpo di fulmine che, nel tempo, si è tramutata in un amore ponderato. All'inizio, mi è stata utile ad elaborare situazioni personali ma, nel tempo, mi sono resa conto che questo mio amore profondo si sarebbe, oltretutto, potuto rivelare fondamentale e divenire la mia professione futura... Questa presa di coscienza è stata grandiosa... Un sogno che si è realizzato e che - mi auguro! - possa proseguire per sempre.
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Probabilmente sono stata spinta dal mio innato "spirito giornalistico"... In occasione della Giornata della Memoria, il 27 gennaio scorso, presso la LIDU di Roma, è stato organizzato un incontro con il Professor Jose Do Nascimento, massimo esperto di genocidi ed eccidi. Quest'ultimo ci ha parlato di un argomento da sempre ignorato, perché non oggetto di studio, scolastico né universitario... Ci ha parlato del primo eccidio del '900, che non è certo quello che noi tutti conosciamo, ovvero quello subito dal popolo ebraico, bensì dai popoli Herero e Nama della Namibia... Un massacro accaduto dal 1904 al 1908. Proprio in questa occasione la Germania ha creato i campi di concentramento e di sterminio, uccidendo ben 65 mila persone. Così, io ho voluto approfondire questo tema intervistando Do Nascimento e, poi, scrivere un libro, nella speranza che il massacro di queste due tribù non rimanga vano.
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Mi auguro che il lettore non resti indifferente e rifletta sull'assurdità di teorie tanto insulse che hanno causato lo sterminio di interi popoli, oltre che delle loro tradizioni. Perché sono convinta che" se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, in quanto ciò che è accaduto può ritornare e le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate...", così come ha sostenuto Primo Levi.
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
La scrittura mi accompagna fin dall'infanzia. È stato naturale averla al mio fianco come compagna di vita, fin da sempre.
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Certo. Ricordo con piacere la conclusione dell'intervista con José Do Nascimento: mi disse che, con le mie domande, avevo dimostrato un "amore viscerale" per l'argomento trattato, non solo per "incarichi professionali...". Ed è stato davvero un gran complimento! Forse, è stato proprio in quel momento che ho deciso di tramutare la sua intervista in un saggio.
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No. Non è mai accaduto. Perché nella vita, qualsiasi cosa decido di intraprendere, mi piace portarla a termine. Così è, dunque, avvenuto anche nel caso di questa mia ultima pubblicazione.
Il suo autore del passato preferito?
Oriana Fallaci... La prima donna ad essersi recata al fronte, come inviata speciale.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ben venga l'audio-libro, come pure gli e-book. Perché ben venga la tecnologia, purché se ne faccia buon uso, non certo abuso.