Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato in Sardegna e cresciuto nell' antico Regno di Sardegna; In Piemonte ho trascorso la mia infanzia e i primi anni dell’adolescenza. Poi rientrato con la famiglia a Cagliari ho studiato fino a laurearmi in Scienze geologiche. A Cagliari ho lavorato per quasi quarant' anni, fino a ritirarmi in quello che gli amici chiamano il mio eremo, che sarebbe la campagna ereditata dai genitori e che é appartenuta alla mia famiglia da quasi cento anni.
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Indubbiamente "I ragazzi della via Pal" per i valori che esprime e per gli insegnamenti che può dare anche alle giovani generazioni. Un libro senza tempo.
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Sono due modalità di far conoscere il proprio pensiero e non si escludono. Qualcuno, fatto all' antica, preferisce tenere l’oggetto in mano e sfogliarlo quando ne ha voglia, altri non hanno librerie sufficienti per contenerli tutti e ricorrono alle nuove tecnologie!
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Se devo riferirmi alla mia scrittura posso dirvi che non é stato né l’uno né l’altro. Solo un innocente divertimento, nato per caso, di voler mettere per iscritto quello che avevo in testa, senza neppure pensare che un giorno sarebbe diventato un libro.
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Mentre il racconto si sviluppava mi sono reso conto che stavo raccontando della mia terra, delle sue aspirazioni, dei suoi fallimenti e della sua forte identità. Questa presa di coscienza mi ha spinto ad avventurarmi nel racconto fino al punto di doverlo "condire" con alcune riflessioni politiche che al lettore certamente non sfuggiranno.
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Nella sua essenzialità il messaggio é: Ogni cosa che sembra impossibile ha la probabilità di realizzarsi, se si crede fino in fondo all' idea che ci guida.
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Da piccolo sognavo di diventare un marinaio! Magari avrei potuto fare lo scrittore nell' oceano, come il pianista famoso.
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Mutuando le simpatiche battute di Snoopy potrei dire: " Era una notte calda e afosa di fine estate!" Mi trovavo, insonne, nel loggiato della casa che gentilmente mi avevano offerto per trascorrere un periodo di vacanza e ascoltando i rumori della notte, i grilli e il gracidio delle rane, mi alzai all' improvviso e presi una mezza risma di carta e una penna. Il mio cane fedelissimo mi guardava incuriosito, ma ormai era abituato ai miei orari strampalati.
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Si, certo! l’ho pensato più volte, ma ogni volta che lo riprendevo mi rendevo conto dell’attualità del racconto e ciò mi ha spinto a mettermi di impegno per concluderlo.
Il suo autore del passato preferito?
Ce ne sono diversi ma uno per tutti appartiene alla cosiddetta "Beat generation" Jack Kerouac.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Più che una frontiera la considero una grande opportunità che, in questa vita frenetica, farà "leggere" di più.