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20 Gen
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Intervista all'autore - Michele D’Addetta -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è uno sfogo, o meglio dire, è un modo per dare vita a tutti i miei pensieri. Da bambino immaginavo sempre mille storie diverse, ho fatto più viaggi con la mente che con l'aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto!
E dopo tempo ho deciso di buttare tutto su un foglio bianco!

Emozioni? Decisamente; avete presente quando rimanete a bocca aperta per la scena di un film? Ecco, a me succede la stessa cosa, scrivo righe su righe, pagine su pagine e poi boom! Ecco che so cosa far succedere!
Molti si creano film mentali.
Io anche, ma poi li trascrivo tutti!
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Nulla, a parte un piccolo particolare che potrĂ  notare solo chi mi conosce davvero.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Dare la giusta importanza ai problemi dei giovani, dai più piccoli ai più grandi, perché essere giovani non vuol dire essere invincibili e questa storia lo farà capire in maniera diretta.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
Si, all'inizio combattevo mica da ridere. Volevo chiamarlo "La quintessenza dei ricordi" o "Metastasi di ricordi" (se vi state domandando cosa centrano i ricordi sappiate che non mi piacciono gli spoiler e quindi andate a leggere il libro! :D).
E poi è arrivata la perla!
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Direi la saga di Fallen di Lauren Kate (specialmente Unforgiven) o anche After, di Anna Todd, entrambe grosse fonti di ispirazione, sia a livello di trama che come stile di scrittura.
E poi lui, il maestro, Enrico Gagliano!
 
Ebook o cartaceo?
Cartaceo! L'odore delle pagine dei libri non ha rivali!
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Era il 2018 e iniziai a scrivere una storia, un fantasy ispirato a diversi manga giapponesi.
Sinceramente non ricordo il motivo esatto di quella decisione, l'unica cosa che ricordo è che volevo qualcosa che andasse a finire esattamente come volevo io, un’opera con personaggi creati da me, volevo mettermi alla prova, si, ecco...perché purtroppo non ho preso il diploma quando potevo prenderlo e molte persone sostengono che io non sia culturalmente adatto per intraprendere questo percorso.
Ho comunque superato le mie aspettative e anche quelle di altre persone, perché quando ti piace fare una cosa la fai e basta, a prescindere dal diploma o dalla laurea, perché la passione non ha limiti e se a questa passione si affianca una mente senza limiti di immaginazione allora nulla può fermarti!
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Avevo appena finito "Il Segreto di Dante" che subito un fulmine mi colpì; l'idea di questa ragazza piena di problemi (che rappresenta i problemi dei giovani), la cattiveria che la circonda (che rappresenta la società al giorno d'oggi) e la speranza di una vita migliore (incarnata da alcuni personaggi - no spoiler) hanno fatto scattare nella mia testa una trama, una trama da trascrivere su un foglio senza perdere tempo!
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Emozione allo stato puro! Avere in mano il TUO libro, la TUA storia, il frutto del TUO lavoro! Un libro è per sempre, a prescindere da come andrà questo percorso che ho scelto le mie storie vivranno per l'eternità!
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia madre.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sinceramente non mi fa impazzire come idea, leggere è leggere, divorare pagine, annusarle (si, l'odore dei libri è una droga), portare il tuo libro ovunque...
Ovviamente potrebbe essere un’ottima soluzione per chi, purtroppo, non può leggere un libro per motivi di salute, specie alla vista.

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