1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Recale in provincia di Caserta ma praticamente vivo a Roma da sempre. Fin da piccolo sono stato attratto dalle Arti Marziali e dagli Sports da combattimento, per cui ho dedicato tutta la mia vita allo studio alla pratica e all'insegnamento di queste discipline che mi hanno portato a diventare noto in tutto il mondo, grazie ai titoli Italiani, Europei e Mondiali vinti.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Essendo impegnato tutto il giorno e con gli impegni di famiglia, mi dedico alla scrittura in ogni ritaglio libero, anche per rilassarmi.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Oriana Fallaci.
4. Perché è nata la sua opera?
Come ho già detto prima, la mia opera è nata per il desiderio di lasciare qualcosa ai miei sostenitori ed ai tanti giovani che desiderano avvicinarsi alla pratica delle discipline da combattimento, per far loro capire quanti sacrifici quante rinunce e quanta passione devono esserci per poter raggiungere risultati prestigiosi.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
In effetti io sono una persona che ha vissuto un'infanzia serena, seppur con sacrifici, per cui quando scrivo sottolineo sempre il fatto che, nonostante i successi, bisogna mantenere inalterati i valori veri della vita ed è necessario non dimenticare mai la propria famiglia e i propri affetti più cari. Questo mi porta ad usare un linguaggio chiaro, schietto e senza fronzoli.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per quanto mi riguarda, trattasi di un mezzo per raccontarmi, per cui è un mettere su carta quella che è stata la mia vita personale e sportiva.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Praticamente TUTTO, in quanto ho scritto quella che è stata la mia vita, dagli inizi del mio viaggio da Recale a Roma con la mia famiglia per poi proseguire con i sacrifici fatti da tutti noi, per poi giungere ai successi sportivi, che hanno dato tanta soddisfazione ai miei familiari, ai miei amici ad a me stesso. Pertanto, nel mio lavoro tutto parla di me.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Certamente, il mio amico Raffaele Burgo anch'esso Maestro di arti marziali e giornalista sportivo non solo mi ha aiutato nella stesura di questo volume, mi ha anche dato gli stimoli necessari per terminarlo in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo per via del covid-19.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Sempre a lui. Raffaele Burgo.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
L'evoluzione dal punto di vista tecnologico, certamente porta verso questa direzione. Ma personalmente, essendo un tradizionalista, pur essendo consapevole della necessità di evolversi anche dal punto di vista della scrittura, preferisco comunque sempre il cartaceo, per il piacere di leggere, magari sottolineare, "profumare" l'inchiostro della penna. Ma ovviamente la tecnologia e la velocità anche nella scrittura, porterà senza alcun dubbio ad una crescita da parte dell'ebook.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
La registrazione audio di un libro letto a voce da uno speaker la trovo una idea positiva per quanti, ad esempio, non hanno la possibilità di leggere per motivi di natura fisica o per quanti desiderano approcciarsi alla lettura con un sistema più veloce e moderno. Certamente, come dicevo prima, preferisco leggere un libro, ma anche l'audio libro se serve per fare avvicinare la gente alla lettura, che ben venga.