1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Bronte, la città del pistacchio, alle pendici dell'Etna e qui sono cresciuto ed educato ai valori e principi cristiani.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Devo dire che due libri hanno segnato la mia adolescenza: Notre dame de Paris e Il nome della rosa, abbastanza impegnativi per un ragazzino delle scuole medie, ma fonte di grande interesse, immaginazione e sogni.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Avere tra le mani la carta stampata crea un legame fisico tra il lettore e il libro, legame che diviene a volte anche sentimentale. Io, ad esempio, amo annusare i libri, inebriarmi del loro odore, l'odore della carta, sempre diverso ed unico.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Credo nel colpo di fulmine. D'altronde sono una persona romantica!
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Questo libro è il frutto di anni di ricerche e studio culminati con un lavoro particolare a coronamento del mio percorso di laurea magistrale in filologia classica.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Curiosità e spirito critico. Attraverso un'accurata analisi storica e linguistica, il lettore si addentra nell'epoca antica, ha la possibilità di prendere familiarità con i personaggi che hanno fatto la storia dell'impero romano e del cristianesimo, per approdare a questo scambio epistolare davvero unico nel suo genere.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
L'arte è innata o si può apprendere? Certamente ognuno di noi abbiamo un terreno che deve essere coltivato.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Mi sono imbattuto per caso in questo carteggio, e fino ad allora non ne avevo mai sentito parlare. é stato amore a prima vista.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Mai. Un vero amore mai si può abbandonare.
10. Il suo autore del passato preferito?
Sceglierne uno è impresa alquanto ardua. Essendo per formazione un classicista, amo i classici greci e latini, Euripide, Eroda, Nonno di Panopoli, Seneca.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Essendo molto impegnato nel volontariato, ho avuto modio di accostarmi alle diverse forme di disabilità, per cui associo l'audiolibro ad un ausilio utilissimo e indispensabile, ad esempio, per i non vedenti.