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12 Dic
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Intervista all'autore - Elena Liloia

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Mi presento: Sono Elena Liloia, nata negli anni '50 a Lioni un paese della verde Irpinia, in Campania. Nel contesto socio-ambientale in cui ho vissuto fino alla mia giovinezza le relazioni interpersonali erano permeate da sentimenti di rispetto, di tolleranza, di altruismo. Sono stata circondata fin dall'infanzia da persone abituate alla fatica, al sacrificio, ma piene di vitalità ed entusiasmo, che mi hanno trasmesso il senso del dovere e della responsabilità.
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Poiché viviamo in una società improntata sull'individualismo, sul proprio tornaconto, orientata da atteggiamenti di indifferenza verso gli altri, proporrei agli adolescenti libri che trattano dei valori dell'amicizia, della tolleranza e della solidarietà.
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Ben vengano nuovi strumenti tecnologici per favorire la lettura, ma il libro cartaceo non potrà mai essere soppiantato da nessuno altro mezzo perché il piacere di avere un libro tra le mani e di sfogliarlo è qualcosa di unico.
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Ho iniziato a scrivere durante gli anni del mio insegnamento nella Scuola della Infanzia, motivata dal desiderio di raccontare ai miei piccoli alunni poesie e fiabe realizzate dalla sottoscritta.
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
L'idea della stesura del mio libro "La mia infanzia felice" è partita dal contatto che ho avuto per tanti anni con i bambini nel mondo della scuola. Ritornare ai ricordi della mia infanzia e raccontarla mi è stato molto facile; la felicità di quegli anni verdi è stata il pilastro per la formazione della mia personalità.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il messaggio che vorrei inviare ai lettori è quello di vedere la felicità nelle piccole cose e nei piccoli gesti quotidiani, di apprezzare sempre la vita nonostante le difficoltà e di volgere ogni tanto il pensiero alla propria infanzia, perché solo se si guarda la realtà con gli occhi limpidi di un bambino si può cogliere l'essenza della vita.
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Fin da bambina sognavo di diventare una scrittrice. Nel leggere il libro "Piccole donne" avevo riscontrato una certa affinità del mio carattere con quello di Jo, una delle sorelle March. Mi piaceva la sua personalità forte, decisa; apprezzavo la sua intraprendenza e come lei desideravo descrivere con la penna ciò che accadeva intorno a me.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Ricordo con piacere un episodio. Mio zio Vincenzo nel raccontare fatti della sua adolescenza, che potessero interessarmi per la realizzazione del libro, mi riferì che lo zio prete ci teneva tanto che lui e gli altri suoi nipoti studiassero, impegnandosi nei compiti. Egli nonostante le bacchettate che riceveva sulle mani, rifiutandosi di applicarsi nello studio, mi disse rassegnato: "Non c'è stato niente da fare ciuccio ero e ciuccio rimango" (asino ero e asino sono rimasto) suscitando in me una grande ilarità.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sono stata sempre spinta dal desiderio di portare a termine ciò che avevo iniziato perché ricordare e raccontare la mia infanzia mi faceva piacere.
 
10. Il suo autore del passato preferito?
Lo scrittore che mi ha affascinato durante gli studi della mia giovinezza è stato Giovanni Verga con il suo realismo. La lettura dei suoi romanzi "Mastro Don Gesualdo" e "I Malavoglia" mi appassionava.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sono favorevole all'utilizzo dell’audiolibro in special modo per i bambini, i diversamente abili e le persone anziane che hanno difficoltà con la vista. L' ascolto di racconti che descrivono paesaggi naturalistici o metropoli, abitudini, tradizioni di altri paesi, fa viaggiare con la fantasia e permette di vivere momenti di autentica gioia e piacere stando seduti sul divano della propria casa.
 
 
 
 
 

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Sabato, 12 Dicembre 2020 | di @BookSprint Edizioni

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