1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
A mio parare, scrivere è come imprimere la propria anima su una pagina bianca.
Attraverso la scrittura è possibile creare qualcosa di speciale, in quanto, indipendentemente dalla qualità dell'opera o dal suo contenuto, ciò che viene scritto rappresenta un pezzo di memoria; un pensiero umano; un amore o una passione, che diventa un regalo per il prossimo.
Sono un avvocato e scrivo quotidianamente, per la quasi totalità del mio tempo e farlo mi provoca un senso di riuscita, di soddisfazione.
Nel mio lavoro, scrivere significa tradurre il pensiero del cliente per realizzare i suoi desideri o per tutelare i suoi diritti.
Scrivere quindi è per me difesa e giustizia.
Al termine della stesura di un atto quindi, mi sento di aver aiutato davvero; di essere stata utile a chi, non avendone i mezzi o il titolo, non è in grado di far valere le proprie ragioni.
Anche durante l'università scrivevo rielaborazioni dei manuali di studio, che per molti risultavano insormontabili.
Condividevo sempre i miei elaborati, spesso anche aiutandone personalmente la comprensione e l'assimilazione delle nozioni ivi riportate.
Al termine, quando potevo constatare con i miei stessi occhi, il fatto che, seppur nel mio piccolo, i miei sforzi avevano aiutato anche altri a progredire nella carriera, mi sentivo soddisfatta, felice ed importante perchè le mie capacità, avevano aiutato qualcuno.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Pur trattandosi di un testo di diritto e quindi non di una bellissima storia romanzata, in realtà questo libro rappresenta tutta me stessa, perchè al suo interno sono racchiusi tutti i miei sforzi, le mie paure di non farcela ed il timore di affrontare le sfide.
Questo libro rappresenta la fatica ed i sacrifici fatti per giungere alla laurea prima e per diventare avvocato poi.
La strada è ancora lunga ed è tutta in salita, ma la soddisfazione di veder conclusi i propri sforzi in positivo, mi accompagna e mi sostiene nelle venture difficoltà.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere quest'opera significa esporre tutto il sudore della mia fronte e metterlo a disposizione di chiunque voglia beneficiarne.
Significa cercare di raggiungere quante più persone possibili, per aiutarle e, quando e se, il pezzettino della mia anima contenuto nel mio elaborato, aiuterà qualcuno a superare una sfida, sia essa grande o piccola, per me significherà arricchirmi di una nuova vittoria.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo non è stata molto semplice.
Considerato che il tema è stato trattato da eminenti personalità, non volevo scadere in scelte arroganti.
Ciò che cercavo, era un titolo semplice ed esplicativo che potesse semplicemente esporre, senza fronzoli e con umiltà, il contenuto dell'elaborato.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Fino a qualche anno fa divoravo i libri, leggevo in ogni momento e mi sono approcciata a qualsiasi tematica.
Spaziavo da libri più leggeri ad opere più impegnative.
Ho sempre prediletto però il genere fantasy in quanto descrive storie lontane dalla realtà e, anche ad oggi, mi permette di evadere dalla quotidianità meglio di qualsiasi altro svago.
I libri che mi più mi hanno appassionato e che mi hanno fatto innamorare, sono stati senz'altro quelli facenti parte della collana di Harry Potter e mi hanno accompagnato, insieme con la relativa produzione cinematografica per tutta la vita.
Infatti ho letto e riletto questi libri, visto e rivisto i predetti film per mille e mille volte ed entrambi sono cresciuti insieme a me.
Anche per questo motivo sono legata sentimentalmente alle opere della Rowling.
La scrittrice J.K. Rowling è una visionaria, ha una fantasia e una capacità di sorprendere sconfinata.
Non solo la narrazione è scorrevole e piacevole, ma vi è una certosina ricerca nelle storie, nei dialoghi, nei personaggi e nelle scelte stilistiche.
Gli elementi delle storie narrate dalla Rowling affondano le radici nella mitologia e nella storia ed impreziosiscono i suoi elaborati.
6. Ebook o cartaceo?
Seppur la magia del cartaceo mai potrà essere sostituita dalle geniali soluzioni tecnologiche ritengo che, in via generale, sia meglio far ricorso all' ebook in quanto permette una riduzione dei costi e la creazione di una propria biblioteca, senza limiti e senza intaccare eccessivamente lo spazio della propria abitazione, anche e sopratutto considerato che, con il tempo, il cartaceo viene attenzionato da orribili animaletti della carta.
Tuttavia, per gli elaborati necessari alla preparazione di esami e concorsi, sono dell'idea che sia sempre meglio il cartaceo, perché, molto spesso, le nozioni sono difficili da immagazzinare ed è necessario avere un supporto materiale, ove aggiungere eventuali appunti o anche solo da sottolineare e che permetta di tornare su altre argomentazioni dello stesso libro, per intrecciare le risposte su una materia, con i precedenti argomenti già trattati, senza perdere il filo ed il segno.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Ho da sempre scritto per me stessa, per preparare gli esami universitari e per la preparazione all'esame orale da avvocato.
Mi era necessario tradurre le nozioni dei "manualoni" in concetti semplici, per farli miei ed intrecciarli con altre materie.
Nel diritto, le cose da sapere sono infinite ed avere un elaborato semplice e concreto dinnanzi, aiuta di gran lunga ad affrontare le miriadi di nozioni senza perdersi nel marasma.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ho pensato semplicemente di trascrivere i miei elaborati, frutto delle mie ricerche e delle mie rielaborazioni in chiave semplice e scorrevole e quindi metterle a disposizione di quante più persone possibili.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Sembra un sogno, ma questo mi fa sentire un pò spaventata, anche in quanto sento di mettere a nudo i miei sforzi alla mercè del giudizio altrui, ma la soddisfazione di poter mettere a disposizione il frutto delle mie fatiche, per poter raggiungere anche solo una persona in più di quella che avrei aiutato senza la stesura del libro, è più forte.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
il mio libro è stato letto in chiave non rielaborata ed in forma manoscritta da alcuni colleghi, che ne hanno beneficiato per la preparazione all'esame da avvocato, con risultati positivi e davvero soddisfacenti!
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Anche in questo caso credo che la stimolazione mentale del cartaceo non possa essere eguagliata nè dall'ebook e neanche dall' audiolibro, perchè la carta è il legame con il passato.
Ripeto però che i benefici di tali soluzioni tecnologiche sono molti e quindi, anche se si perde un pochino di magia, nella maggior parte dei casi, sono soluzioni migliori, per un risparmio di denaro, di spazio e sopratutto per la salvaguardia dell'ambiente.
Tuttavia certe volte il cartaceo è necessario.