1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Milano e qui vivo da sempre, ho avuto una vita normalissima ed ora sono in pensione.
Grazie al mio lavoro ho viaggiato molto e la passione per i viaggi mi è rimasta.
Ad un certo punto a causa di una cosa non piacevole, il lockdown, ho avuto tempo a disposizione e quindi quasi per gioco ho deciso di scrivere.
I risultati, spero buoni, potete vederli tutti.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Io amo scrivere alla mattina presto, in quel momento della giornata mi sento più produttivo.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Non ho un autore preferito nettamente diciamo che mi piace Hemingway sia come autore che come personaggio.
4. Perché è nata la sua opera?
Ho sempre pensato che quel viaggio così folle ed avventuroso poteva essere una storia che poteva diventare un romanzo.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Molto poco anche se il lavoro che ho fatto mi ha trasmesso la voglia di viaggiare infatti per 10 anni con mia moglie e mia figlia ho fatto le vacanze in camper.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per me è un modo per raccontare la realtà.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Molto anche se gli anni cambiano le persone e oggi non sono più, purtroppo, quello del libro.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Mia moglie mi ha incoraggiato ma come ho detto una mia amica mi ha dato una grossa spinta sia morale che pratica.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Alle persone citate in precedenza e anche a mia figlia.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Credo di sì anche se il cartaceo resterà sempre come punto di riferimento.
È un po’ come il vinile rispetto ai supporti digitali.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non conosco bene l'argomento e quindi non posso esprimere un parere.