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BookSprint Edizioni Blog

28 Ott
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Intervista all'autore - Massimo Falegnami

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è offrire qualcosa di profondo di me stesso, da poter offrire alle altre persone che lo leggeranno, trasmettere i miei pensieri, le mie esperienze e conoscenze.
Provare un’emozione intensa di piacevolezza e sensazione gioia, la stessa che spero potrà provare chi lo leggerà, con interesse ed entusiasmo di apprendere qualcosa che magari non ne era a conoscenza prima.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutto ciò che ho scritto in questo libro è reale e per me fa parte del mio quotidiano, sono situazioni ed emozioni con le quali mi confronto abitualmente, anche se può sembrare per certi versi un po' al di fuori dell’ordinario certe argomentazioni che ho trattato, ma sono assolutamente reali ed allo stesso tempo evolutive se praticate con la giusta intenzione.
Credo che la spiritualità faccia parte di ognuno di noi, magari per alcuni più sviluppata ed altri meno, ma questo non vuol dire che chiunque possa avvicinarsi e poter avere dei benefici indipendentemente dalle proprie conoscenze.
Anche perché ho affrontato ogni argomento in maniera semplice e facilmente comprensibile da chiunque, pure gli esercizi sono ben espletati e semplici.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ha avuto un impatto molto forte per tutta la situazione vissuta, scritto nella solitudine di questo lockdwon, mi ha dato la forza di affrontare qualcosa di cui non avevo mai provato prima, restare chiuso in casa per molto tempo senza dover vedere nessuno.
Questo mi ha dato la forza di reagire, a guardare il lato positivo e trarne profitto a livello umano.
Inoltre, per me è stato anche terapeutico ripercorrere certi argomenti e gestire le emozioni che ho vissuto oltre che riportate per iscritto, offrendo dei suggerimenti ed esercizi pratici, hanno avuto un effetto benefico su di me e mi auguro che possa essere trasmesso al meglio al lettore, il quale ne tragga vantaggi fondamentali per la sua crescita.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Direi che è stato semplice scegliere il titolo, dato l'ispirazione ed essendo un diario che racconta i giorni di quarantena, è stato immediato scegliere di intitolarlo "Isolamento", pure il sottotitolo è emerso spontaneo.
Sinceramente qualsiasi cosa che ho scrivo, trovare il titolo è stato abbastanza semplice sceglierlo, mi affido al mio istinto e spero che lo stesso possa rispecchiare al meglio il contenuto.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Premetto non ho uno scrittore in particolar modo preferito, in genere leggo: saggistica, crescita personale, PNL, olistica, spiritualità ed angelologia, quindi anche gli autori spaziano e credo che tutti siano alla stessa altezza, quando mi reco in libreria per acquistare un libro, mi lascio guidare dal mio istinto osservando e generalmente mi imbatto sempre nel testo ideale, che in quel momento è giusto per me il quale può aiutarmi a riflettere.
Nel caso dovessi ritrovarmi in un’isola deserta, vorrei poter avere almeno un testo per ogni categoria che ho menzionato precedentemente, certo non vorrei che mancasse assolutamente un libro sugli angeli, i quali sono la mia guida spirituale.
 
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo sempre! Credo un lettore attento, legga solo “il libro”.
Sappiamo bene oggi l'importanza del virtuale e quindi, è fondamentale anche presentare il libro nel formato digitale.
Personalmente non ho mai acquistato online e credo che continuerò ad acquistare e farmi guidare all'interno di una libreria reale.
Questo non vuole essere un giudizio, anzi è bene che il lettore abbia la possibilità di scegliere ed acquistare il prodotto che meglio risponda alle sue esigenze.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
L'ispirazione è stata non molto tempo fa, ho iniziato scrivendo il mio primo libro autobiografico, quando ho deciso con il cuore di lasciare andare il mio “vero grande amore”, in un attimo è scattata quella molla inaspettata ed in una decina di giorni ho scritto questo libro in cui mi sono messo a nudo in tutto e per tutto. Colgo l’occasione di ringraziare questo evento il quale mi ha dato l’opportunità di intraprendere questo nuovo percorso importante di scrittore.
Mi sono scoperto anche poeta il che non avrei mai sospettato, infatti nel giro di poco tempo ho creato due raccolte di poesie.
In precedenza avevo scritto professionalmente degli ebook in forma manualistica e tecnica.
Posso aggiungere che questo ruolo di scrittore mi sta offrendo molti riscontri positivi, mi auguro di poter continuare e scrivere tanti altri libri, mi sono cementato anche nella scrittura di un romanzo, tutto frutto della mia fantasia.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L’idea è nata istintivamente, la mattina del 10 marzo il primo giorno in cui siamo entrati in quarantena, sedendomi di fronte alla tastiera del mio PC è stato un’illuminazione, i miei cari Angeli mi hanno guidato ad iniziare a scrivere e posso dire che è stato tutto molto semplice e spontaneo.
Ogni mattina svegliandomi il mio intuito e soprattutto il mio stato d’animo, mi indirizzava l’argomento da trattare in quella giornata, come detto prima bastava che mi mettessi di fronte alla tastiera e le dita iniziavano a battere nei tasti, è stato una bellissima esperienza, nonostante il brutto periodo vissuto.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Sono sensazioni emozionanti, lasciarsi andare a scrivere i propri pensieri e trasformarli in qualcosa di concreto, vedere giorno dopo giorno prende forma e rileggendolo mi sono reso conto di quanto di me stesso ho messo in questa scrittura, ho provato un senso di gratitudine verso l’Universo che mi ha regalato questa grande opportunità.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Un'amica giornalista, tra l'altro non proprio in linea per le sue conoscenze, essendo questo libro un genere di saggistica in cui parlo di olistica e spiritualità, direi non proprio di facile comprensione immediata, per chi non si è mai avvicinato a questo genere di argomenti.
Lei dopo averlo letto mi ha dato il suo parere e mi ha riferito che: si legge piacevolmente, gli argomenti trattati sono esposti con semplicità, allo stesso tempo intensi e chiari, inoltre il fatto di dare suggerimenti ed esercizi pratici da poter mettere in pratica anche da chi non ha esperienza, lo trovo eccellente e che possa avere riscontro positivo.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sicuramente uno strumento innovativo e ne ho sentito parlare con interesse da svariate persone che ne fanno uso.
Personalmente non è uno strumento il quale ne ho fatto uso e non so se ne sarei interessato, chissà forse in futuro, per me leggere un libro e assaporare il senso dell’odore della carta, sfogliare le pagine una ad una.
In ogni caso ben venga l'innovazione e tutto ciò che può dare maggior risalto al lavoro di un autore, senza dimenticare le esigenze del lettore.
 
 
 
 
 

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