1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata in Calabria a Cardinale in provincia di Catanzaro.
Ho vissuto in questo piccolo paese fino all'età di 18 anni.
Poi ho vissuto a Pisa per 7 anni per poi tornare nella mia adorata terra dove tutt'ora vivo e precisamente a Soverato zona turistica molto conosciuta (per essere più precisa il paese è Satriano vicino Soverato).
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Il mio primo approccio alla letteratura è stato con i Promessi Sposi di Alessandro Manzoni all'età di 12 anni. A 15 anni ho letto tutti i racconti di Hermann Hesse. Poi sono passata a Shakespeare. Dopo i 20 anni la mia attenzione si è spostata sulla letteratura classica dell’ottocento, tra i miei autori preferiti Mary Shelley, Emily Brontë, Charlotte Brontë, Oscar Wilde, Hemingway, Bram Stoker e altri. Tra gli autori della letteratura latino americana preferisco Gabriel GarcÃa Márquez. Tra gli scrittori Italiani del ‘900 Grazia Deledda Verga, Quasimodo, Montale Umberto Eco.
Quindi consiglierei lo stesso, percorso, un fantastico viaggio.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Io preferisco il libro cartaceo in assoluto, a me piace averli i libri guardarli come fossero persone e vi dirò di più sono talmente gelosa che non li do in prestito a nessuno.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Un amore ponderato. Non è il foglio bianco che cerca me per poi concentrarmi e farmi mettere nero su bianco, ma sono le voci dentro di me che pulsano e mi spingono a cercare un foglio bianco per poter sviscerare e far uscire come un fiume in piena tutte le mie emozioni. Sono momenti che arrivano all'improvviso senza un motivo apparente che possono durare attimi o pomeriggi interi. Devo isolarsi e scrivere, cogliere l'attimo finché dura, tutto diventa da soggettivo, oggettivo, le mie creazioni sono come dei figli partoriti, prima totalmente miei e poi di tutti pur mantenendo il controllo e la gelosia su di loro. Una parentesi non ricordo a memoria nessuna delle mie poesie.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Niente di pedagogico ma semplicemente e fortemente le sensazioni nate da un approccio puro e incontaminato con la vita.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il messaggio di cogliere in tutte le cose l'anima in poche parole l'animato nell'inanimato. Vedere la realtà con occhi guidati dal proprio io, trasportarla nel proprio animo per poi essere elaborata nel proprio inconscio e farla riemergere in sensazioni ed emozioni. Tutto ciò può avvenire in modo proporzionale alla propria sensibilità .
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Un sogno nel cassetto già da piccola.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Sì, la gioia di aver finalmente materializzato il mio sentire.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No.
10. Il suo autore del passato preferito?
Shakespeare.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non mi dispiace.