3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Penso che sia al passo con i tempi e sia una cosa buona per chi tipo lavora e non si può portare in autobus o al lavoro un libro; però io vado avanti a preferire il cartaceo.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Mi è sempre piaciuto scrivere; poter scrivere i miei pensieri, rendere partecipe chi legge, e se possibile ritrovarsi anche un po’ nel racconto.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Ho scritto questo libro per raccontare la mia esperienza con i miei nonni; un argomento che può interessare grandi e piccoli. L’ho voluto scrivere perché mio nonno in particolare ha davvero fatto tanto per me e questo mi è sembrato un bellissimo modo per ricordarlo e non dimenticarlo.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Spero che chi lo leggerà ritroverà un po’ di se stesso, un po’ della propria vita.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
È sempre stato un sogno nel cassetto.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Il libro è nato riguardando vecchie foto coi miei nonni!
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Di solito porto a termine ogni cosa che inizio.
10. Il suo autore del passato preferito?
Charles Dickens.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Interessante; è giusto che la tecnologia si sviluppi e vada avanti.