1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Vengo la Villaputzu, comune situato nel sud est della Sardegna, a pochi chilometri dal mare. Sono stato sempre molto riflessivo e questo mi ha invogliato a rendere partecipi dei miei pensieri. Il libro nasce e si sviluppa spontaneamente.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Le prime ore del mattino.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Dan Brown.
4. Perché è nata la sua opera?
Non c'è un motivo particolare, è un'idea maturata lentamente, senza un motivo trainante.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
La fantasia si libera ovunque, in ogni contesto, a prescindere, devi solo assecondarla ed indirizzarla.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
È un modo per rilassarsi, estraniarsi dalla realtà quotidiana, staccare, come si suolo dire, la solita spina, ed acquisire, così, nuove energie per continuare con maggior entusiasmo il percorso predestinato.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Molto poco, non mi identifico nei personaggi che descrivo. Ne apprezzo solo la lealtà ed il lato affettivo.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Nessuno.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Accenni in famiglia.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
È comodo ma non appaga come il cartaceo.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
C'è chi necessita di tale supporto.