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BookSprint Edizioni Blog

17 Gen
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Intervista all'autore - Tiziana Miretti

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Buongiorno. Mi chiamo Tiziana Miretti (soprannominata Tizzy e/o Titty), nata a Savigliano (CN), il 15/05/1977. Segno zodiacale: toro, sono molto testarda, quando mi metto una cosa in testa cerco sempre di raggiungerla... ma la testardaggine ha anche i suoi lati positivi! Ho conseguito la laurea presso la Facoltà di Economia e Commercio dell'Università degli Studi di Torino. Sono appassionata di informatica, dove sono autodidatta ed a distanza di anni sono riuscita a realizzare un sogno nel cassetto, perché ci ho sempre creduto e in questo progetto ho messo anima e corpo!!! Sono al mio esordio editoriale e questo è per me motivo di grande soddisfazione!
Un'altra passione è la cucina perché cucinare, sia salato sia dolce, ha la capacità terapeutica di rilassarmi ed infine pratico sport, mi piace camminare, frequento corsi di pound fit, fit boxe, yoga pilates,.. praticandolo in maniera costante ho scoperto la magia e la forza dello sport, titolo del racconto selezionato, pubblicato nell'antologia edita da Historica Edizioni e premiato al Salone del Libro di Torino, l'11/05/2019.
Mi ritengo una persona di buona volontà, socievole, seria, con una grande voglia di fare anche se alcune volte mi vengono tarpate le ali e non sempre vengo compresa nelle mie decisioni. 

2. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Per me questo è il mio primo libro, sono al mio debutto e spero di continuare. Ho iniziato in ambito non narrativo ma in quello informatico, un po' particolare, un settore nel quale, però, tutti noi ogni giorno ne siamo i protagonisti, in quanto in ogni casa ed in ogni ambiente di lavoro esiste un PC; ma indipendentemente dal genere, lo scrivere è un modo di comunicare, di trasmettere emozioni, informazioni, farsi capire ed arrivare al pubblico, al lettore. La scrittura fa da tramite tra l’autore e il lettore, e questa ha bisogno di un pubblico che sappia leggerla, capirla, interpretarla, che sia in grado di vivere le emozioni che l’autore ha provato nella stesura dell’intero libro. Lo scrivere è un modo di esprimere proprie idee su un determinato argomento; qualche mese fa ho scritto un racconto basato su un evento realmente accaduto, premiato insieme ad altri, al Salone del Libro di Torino, dove ho parlato delle emozioni che ho vissuto e ho fatto delle considerazioni sulle persone e sull’importanza dello sport, spero che i messaggi che c’erano nel racconto siano arrivati a chi ha avuto modo di leggere il brano. Allo stesso modo, nel caso in questione, il libro ha lo scopo di mettere a disposizione del pubblico un manuale dove vengono indicati tutti i passaggi necessari per creare un database usando un software applicativo “Access” - non conosciutissimo come può essere Excel, - programma un po' misterioso, ma con delle ottime potenzialità, con lo scopo di tenere sotto controllo i propri conti, in particolar modo quelli bancari. Per chi è la prima volta che si approccia ad Access consiglio di non scoraggiarsi, c’è comunque un CD allegato dove può usare direttamente il file, leggendo prima “Riepilogo per la corretta gestione del database”, per non incorrere in errori; per chi invece è pratico e ha già una certa dimestichezza nell’uso del computer, può usare questo manuale come base per la creazione di ulteriori mini applicazioni avente per oggetto altri temi. Come in tutte le cose, c’è bisogno di una base, sulla quale partire, per cercare di passare ad un livello avanzato.
 
3. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
All'interno di questo manuale c'è una delle mie passioni, uno dei miei hobby. Avendo un testo di genere informatico, la nascita di questo libro non è collegato ad un evento o ad un episodio della mia vita personale, bensì dalla passione verso un qualcosa, che con il tempo ho scoperto essere una mia attitudine, pur non essendo programmatrice; a saperlo prima avrei intrapreso studi e sbocchi lavorativi completamente diversi. Probabilmente il fatto di non aver avuto più di tanti aiuti nella mia vita, (a parte quelli ricevuti dalla mia famiglia) mi ha portato a realizzare questo manuale, per dare un aiuto a chi volesse cimentarsi nella realizzazione di un database, che nel caso in questione fa riferimento alla gestione di un conto corrente bancario.
La maggior parte della giornata si trascorre al lavoro e la gran parte delle attività lavorative viene svolta grazie all’aiuto di un computer, strumento che svolge un ruolo di fondamentale importanza nell’arco del giorno e nella nostra vita quotidiana. L’idea di questo progetto, trasformatosi nel tempo in libro, è nata alcuni anni fa quando ho deciso di diventare completamente indipendente ed andare a vivere da sola; ho pensato di crearmi uno, dei tanti file, che mi consentisse di tenere sotto controllo le entrate e le uscite (problema che assilla tante famiglie), per farmi determinate previsioni e per cercare di arrivare a fine mese, ed iniziarne tranquillamente un altro.
 
4. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Come già risposto in precedenza, sono molto appassionata di personal computer e questa passione è nata fin dai tempi della scuola, perché ho avuto la fortuna di avere professori che mi hanno trasmesso il giusto insegnamento nei confronti dell’informatica e di questo potentissimo strumento che è il computer. Io non sono programmatrice, ma quando si hanno gli strumenti giusti, le nozioni di base sulle quali poggiarsi per crescere, la voglia di fare, la voglia di leggere manuali o riviste specializzate per cercare di capire quante opportunità ti mette a disposizione un computer, la voglia di provare direttamente sul mio portatile mi è venuta in automatico. Naturalmente ho avuto anche tanta paura di metterlo KO per le innumerevoli prove fatte e per cercare di capire a mie spese la traduzione del linguaggio di programmazione. Si possono avere mille idee sulla carta, ma poi bisogna passarle dalla carta al computer, occorre parlare al computer attraverso il linguaggio di programmazione, usando istruzioni in inglese, per poter arrivare al risultato desiderato, ma quando ci arrivi, pur non essendo un'addetta ai lavori, la soddisfazione è indescrivibile.
 
5. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo del mio libro è stata semplicissima, perché mentre realizzavo il file contenuto nel CD allegato, il titolo era già il nome del file stesso, l’ho solo fatto iniziare con la parola manuale.
 
6. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Se mi trovassi su un'ipotetica isola deserta, vorrei portare con me il libro "Come trovare la gioia di vivere – Riflessioni per ogni giorno dell’anno -" di Anselm Grün, perché rappresenta una guida spirituale alla ricerca della pace interiore e della calma in ogni giorno dell'anno. Nella vita di tutti i giorni è molto difficile trovare questi due equilibri, ma su un’isola deserta dove si ha molto tempo per riflettere, queste pagine potrebbero rilevarsi utili e più facili da mettere in pratica.
 
7. Ebook o cartaceo?
Entrambi. A mio parere non si assisterà mai all’estinzione del libro cartaceo, perché leggendo un libro “vero”, si può sottolineare ciò che si ritiene importante, parole che attirano l’attenzione, una frase che ha colpito maggiormente e risfogliandolo questi segni sono subito evidenti, risaltano immediatamente all’occhio. All’interno di un libro si possono mettere diversi segnalibri, si possono nascondere delle fotografie, si possono far essiccare dei fiori,… Il libro ha una sua copertina fatta di materiali diversi, di varie misure, di vario spessore, anche la carta con cui viene stampato può essere di varia natura. Quando si regala un libro si può scrivere una dedica accompagnata da una firma.
Il libro elettronico tutte queste caratteristiche le perde perché racchiuso dentro ad un pc, o all’interno di uno smarthphone od altro dispositivo, inoltre si perde il tatto con l’oggetto, bisogna avere una connessione Internet per leggere un e-book, se vuoi segnare qualcosa occorre evidenziare il video. Sicuramente un libro digitale è più veloce da consultare, cerco un qualcosa nella grande rete, riesco a trovarlo, grazie all’ebook posso leggerlo subito, al bisogno e non occupa spazio. A mio avviso il futuro della scrittura sarà sia cartacea che digitale, il cartaceo e l’e-book andranno di pari passo, ma il libro cartaceo non potrà scomparire, io sono nata con il libro tradizionale stampato su carta!
 
8. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Scrittrice è una parola grossa, non mi considero ancora tale, ma sono all'inizio di un nuovo percorso, di una nuova svolta nella mia vita, e spero che sia il debutto di un gran bel percorso che mi porterà tanta soddisfazione. Quando non si ha la massima gratificazione nel quotidiano, allora, per sopravvivere devi cercare di metterti in gioco attraverso nuove esperienze, devi cercare emozioni altrove, devi usare i tuoi hobby, i tuoi sogni, le idee che vuoi realizzare e non aver paura di andare avanti perché ci sarà sempre qualcuno a cui non andrà bene quello che fai, come lo fai, il motivo per il quale lo fai, ma ho imparato che se credo in quello che faccio, niente e nessuno mi potrà fermare, perché sono già a metà strada del mio obiettivo.
 
9. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Quando vedi che con uno strumento, in questo caso il PC, riesci a cavartela in maniera autonoma grazie alle nozioni base che ti sono state insegnate fin dai tempi della scuola (dalle superiori in poi), e da questo ABC provi a documentarti e a diventare autodidatta, ti viene quasi spontaneo provare a fare un qualcosa che vada oltre le tue aspettative e così piano piano riesci a costruire un qualcosa che ti può essere utile nella vita di tutti i giorni, quindi ho pensato che quello che stavo realizzando per me potesse essere utile a chiunque, e allora perché non farlo approdare sul mercato e metterlo a disposizione del pubblico anziché tenerlo nel cassetto e condividerlo solo con me stessa?
 
10. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Vedere il proprio lavoro prendere forma e concretizzarsi, è una sensazione indescrivibile, inspiegabile, bisogna viverla per sapere cosa si prova. Per me è già stata una gioia immensa ricevere la copia omaggio del mio libro, un'anteprima di quello che sarà. Non pensavo che ci fosse una squadra così numerosa pronta a farsi in quattro, per far diventare realtà un sogno nel cassetto, anche se l'ultima parola, su ogni aspetto, spetta a me. Dal grafico che si occupa della copertina, al correttore di bozze che va ad eliminare ogni tipo di refuso, alla redattrice che si interessa della parte interna del libro, all'ufficio stampa che aiuta a divulgare l’opera in tutti i suoi canali che mette a disposizione, a chi segue la parte commerciale e burocratica, per non parlare del ventaglio di servizi che l'autore dispone nel momento in cui decide di accettare di entrare a far parte della Casa Editrice. È un mondo (dove ogni persona ha un suo ruolo ben definito) all'interno del mondo editoriale. Io sono al mio esordio, quindi per me è tutto nuovo, è un continuo scoprire, fase dopo fase, passo dopo passo...
 
11. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Nessuno delle persone a me vicine ha avuto l’onore di leggere il mio libro, è stata una persona esterna ai miei contatti.
 
12. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che la nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro, non sia niente male, in quanto l’ascoltare un attore, un autore, uno speaker che legga il contenuto del libro abbia come vantaggio quello di vivere emozioni maggiori e diverse da quelle che posso vivere io, leggendo il testo mentalmente, in silenzio. Quasi sempre la lettura personale non avviene mai ad alta voce, quindi si vanno a perdere sicuramente gran parte delle sfumature che offre l’audiolettura e che si possono riassumere nei seguenti aspetti: la voce dell’audiolibro rispetta la punteggiatura, le pause, si riesce a capire meglio il pensiero dell’autore, ha un tono adatto ad ogni situazione, è veloce o lenta a seconda della circostanza e a mio parere, si impara ad ascoltare meglio. In un periodo medio lungo l’audiolibro saprà imporsi e si prenderà il dovuto spazio.
 
 
 
 
 

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Venerdì, 17 Gennaio 2020 | di @BookSprint Edizioni

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