1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata a Colleferro una piccola cittadina in provincia di Roma, vivo tutt'ora qui insieme alla mia famiglia e lavoro con loro.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Il libro è una cosa molto soggettiva, ma se proprio devo dare un consiglio direi di leggere qualche libro fantasy come “Il trono di spade” oppure Harry Potter per viaggiare con la fantasia e staccare la spina dal reale.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Non sono contraria all'eBook, anche perché così si risparmia molta carta. Da un lato però mi dispiace, perché molte volte si sente proprio la necessità di sfogliare un libro cartaceo e vedere la propria libreria piena. Poi l'odore dell'inchiostro sulle pagine è un incentivo.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Ci ho messo un bel po' per capire di amare la scrittura. Ad alcuni succede già da quando sono piccoli, ad altri come me succede molto lentamente e magari buona parte del merito è delle persone che ti sono intorno.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
In realtà non saprei. Credo sia stata la voglia di scrivere qualcosa per evadere dalla realtà che tante volte può essere opprimente.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Che la guerra non è mai la soluzione giusta per risolvere un conflitto.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Come ho detto prima per me è stata una cosa molto graduale. Ho iniziato a scuola con il laboratorio di scrittura creativa, poi però mi sono accorta che mi piaceva e così assieme a qualche amica ho continuato a scrivere piccole storie, finché non mi è venuto in mente di scrivere il libro.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Beh ricordo che quando decisi di scrivere il libro ne parlai con alcuni amici stretti e loro mi diedero una mano. Praticamente ci mettemmo a tavolino con un foglio, dei nomi e dei dadi da gioco. Credo che quello fu uno dei migliori pomeriggi di sempre.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sì molte volte. Dei giorni non avevo proprio voglia di scrivere e mi chiedevo se davvero volevo andare avanti, soprattutto quando notavo molti errori e quindi magari dovevo riscrivere l'intero capitolo. Alla fine però ci sono riuscita.
10. Il suo autore del passato preferito?
Il mio autore preferito del passato è Sir Arthur Conan Doyle, l'autore di Sherlock Holmes, personaggio che io adoro in tutte le sue sfaccettature.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Per me l'audiolibro è una cosa fantastica, molto comodo soprattutto se non hai possibilità di leggere un libro cartaceo.