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BookSprint Edizioni Blog

12 Set
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Intervista all'autore - Fausto Angius

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Inizialmente non amavo nulla di libresco. E se frequentavo una biblioteca era perché mi piaceva la bibliotecaria e la gente che ci andava. Però ogni tanto mi capitava sempre di vivere dei momenti di cui mi andava non perdere il ricordo senza però mai pensare di poter poi rendere pubbliche certe cose. Quindi per me scrivere è come l'altra mia parallela passione ossia di fotografare e quindi tutto finalizzato a immortalare determinate realtà che quindi non vanno perse e rimangono vive dentro i testi. È bello fare questo perché ogni volta che scrivi o fotografi rifletti e questo ti porta a non vivere nella superficialità.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Beh tutti viviamo momenti uguali. Quindi confesso che in ciò che ho scritto c'è molto di reale anche se l'impronta prospettica è la mia.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere questi contenuti mi ha aiutato a ricostruire certi momenti che ho in parte anche vissuto come molte persone. Senza vederci poi nulla di anomalo. E quindi vedendo per esempio il comportamento della gente non fuori dalla normalità ma invero come consono allo stile di vita di un umanità millenaria. Scriverne mi ha aiutato ad abituarmi a vivere immerso in realtà che a volte non ti piacciono ma che ti insegnano a vivere meglio delle altre.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Beh no. Indubbiamente potrebbe creare fraintendimenti ma sinceramente l'ho scelto quel nome guardando nel calendario. Un nome alla protagonista dovevo darglielo. È stato non una battaglia, ma una scelta casuale.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
In un’isola deserta se proprio avessi auspicato di necessitare di leggere sinceramente avrei voluto un libro che parlasse di avventura. Ora non ricordo chi sia l'autore della trama Ma avrei voluto il libro che parlasse di “Cast away” il film in cui un aereo precipitò. Un’avventura che insegna che tentare di oltrepassare i propri limiti a volte ti aiuta a uscire da situazioni che spesso non avresti voluto vivere pur essendoci dopo tempo abituato.
 
6. Ebook o cartaceo?
Beh se vogliamo un’aria e un ambiente sempre più vivibile è giusto optare per il digitale. Ma avrei preferito il cartaceo. Il mondo virtuale spersonalizza mentre avere un libro in mano è come avere con te un amico.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Beh ancora non penso di avere fatto carriera. Però andando bene le cose e se questo è solo all'inizio di una carriera allora devo dire che lo decisi da molto piccolo. Uno perché volevo diventare ricco e stare bene. E due perché mi piaceva scrivere
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea nasce da esperienze vissute analogamente a tante altre persone che le hanno vissute come me.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Beh si sta in stallo perché non si è mai certi del successo. La vera sensazione si potrà avere quando il libro sarà conosciuto e apprezzato.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Beh ancora nessuno. Almeno credo.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Io ho sempre desiderato studiare in quel modo. Quindi mi sembra l'idea
più bella che abbiano avuto.

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Giovedì, 12 Settembre 2019 | di @BookSprint Edizioni

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