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BookSprint Edizioni Blog

22 Nov
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Intervista all'autore - Fabiola Maria Alvarez Russi

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata e cresciuta a Bucaramanga, una città della Colombia. Di quei giorni ho i miei migliori ricordi. I momenti passati con i miei primi amici di scuola. Esperienze indimenticabili.
Sono rimasta là a Bucaramanga fino all'età di 14 anni, quando mio padre fu sequestrato dalla guerriglia colombiana. Era il 1984. Liberato, mio padre, dopo 26 giorni, decidemmo con mia mamma di trasferirci a Bogotá, la capitale. Ed è qui che finisco il Liceo ed inizio a studiare Scienze delle Comunicazioni all'Università Javeriana.
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
"Il sole a mezzanotte" di Trish Cook.
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Penso che sia il frutto irreversibile delle nuove tecnologie. Però non penso che sia una sconfitta della lettura tradizionale in se stessa, perché molte persone, me compresa, continuano ad amare il libro cartaceo. Libro che puoi portare ovunque e molto più comodo del e-Book. Penso che molti amano questa nuova versione di lettura perché pratica e funzionale, ma il cartaceo rimane insostituibile.
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La scrittura è uno dei pochi posti dove la persona può sentirsi totalmente libera, ed esprimere tutto quello che pensa e sente. É una forma estraordinaria di condividere esperienze con tutti. Ed è questa una esigenza che la scrittura riesce a soddisfare al cento per cento.
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
La necessità di condividere con tutte le donne e uomini una stato fisico molto complicato e di difficile soluzione, così come classificato e tentato di risolvere dalla medicina tradizionale.
Il fatto poi di aver trovato una soluzione, peraltro naturale e non consigliata dall'establishment medico, per me è stata la soddisfazione più grande della mia vita.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Noi, essere umani, siamo purtroppo delle cavie di laboratorio del sistema farmaceutico che utilizza quello medico in maniera non molto ortodossa; respingendo qualsiasi altra soluzione prospettata alla cura delle varie patologie. Oggi, noi dobbiamo avere il coraggio di capire questo e cercare di gestire la nostra salute pensando che con un attenta ricerca si possono trovare alternative valide ad alcune cure tradizionali. O evitare incontri ravvicinati con nuove patologie!
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Ne ho preso coscienza pian piano nel corso della mia vita.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Sì, quando da mia cugina Katy ricevetti una telefonata nella quale mi comunicava una informazione molto importante che ha permesso di dare forma al mio libro.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sì, più di una volta, perché i miei figli erano piccoli, e io non avevo tempo per sedermi a scrivere, e nemmeno ad ordinare tutta l'informazione che avevo raccolto durante la mia estenuante ricerca. Ma con l'aiuto di mio marito sono riuscita a superare questa prima fase cruciale e insieme siamo arrivati alla stesura finale in spagnolo e alla sua traduzione in italiano.
 
10. Il suo autore del passato preferito?
Agatha Christie.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia un'idea estraordinaria. Che darà moltissime possibilità, e che crescerà ogni giorno di più.

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Giovedì, 22 Novembre 2018 | di @BookSprint Edizioni

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