3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere questo libro è stato un sogno diventato, parola dopo parola, realtà.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo "Lui, il mio principe" è stata spontanea. Tutta la storia si snoda a partire da questo titolo, dall'affetto smisurato dei protagonisti e dai nomignoli che usano.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Domanda difficile. Probabilmente vorrei con me "Bianca come il latte Rossa come il sangue" di Alessandro D'Avenia, il libro che mi ha avvicinato alla lettura e, di conseguenza, alla scrittura. Difficilmente, però, vivrei senza i libri di Jennifer L. Armentrout e Jamie McGuire, autrici fondamentali allo sviluppo del mio stile di scrittura.
6. E-book o cartaceo?
Cartaceo per la vita. Niente batte il profumo della carta e il piacere di sfogliare le pagine, rendendole vissute.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
È difficile rispondere ad una domanda del genere, quando non si sa il punto di partenza. Il piacere di scrivere non è nato su due piedi, ma si è sviluppato pian piano con il passare del tempo.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
La stesura di questo libro è cominciata nel 2014 come breve racconto senza trama, ma, con il passare dei capitoli, si è trasformato in questo romanzo.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Un'immensa soddisfazione. Poter sfogliare le pagine riempite dalle mie frasi è un sentimento indescrivibile, gioia pura.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La mia migliore amica, colei che mi aiutava durante i miei piccoli "blocchi dello scrittore", dandomi della parole sconnesse e puramente casuali. Parole come 'trattore', 'verde', 'gatto', 'pennelli', 'cavatappi' e molte altre. Non smetterò mai di ringraziarla per aver letto con pazienza il libro e avermi sostenuto emotivamente durante la scrittura di ogni capitolo.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È un servizio molto valido perché dona, anche a chi non può leggere, la possibilità di intraprendere viaggi nei mondi raccontati dai libri e di vivere emozioni sempre diverse.