2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
La mattina dopo avere sbrigato le cose della mia famiglia, vado nella mia casetta di campagna dove mi dedico al giardinaggio, alla lettura e alla scrittura in un ambiente molto tranquillo dove si sente solo il canto degli uccelli e l’abbaiare dei cani
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
I libri di avventura e la vita dei grandi personaggi sono la mia passione, perché’ mi aiutano a conoscere gli uomini e il mondo. Il mio autore preferito è Wilbur Smith.
4. Perché è nata la sua opera?
Nel 1960 a 19 anni avevo gli stessi problemi dei giovani d’oggi che non riescono a trovare una sistemazione e costruirsi una famiglia nei luoghi dove sono nati e cresciuti. Decisi di emigrare in Australia dove non avevo punti di riferimento. Con coraggio e determinazione ho fatto una grande esperienza in una terra meravigliosa e ben governata. Emigrazione, situazione economica e sociale sono temi di grande attualità. E’ per questo che ho deciso di scrivere un libro che a mio avviso può essere utile e piacevole.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Essere nato e cresciuto in una famiglia numerosa (5 figli) e un padre artigiano, significa lottare tutti i giorni per la sopravvivenza ed abituarsi sin da bambini ai sacrifici, al rispetto dei genitori, dei fratelli e dei compagni di scuola. Sono diventato responsabile di una famiglia a 22 anni, dopo la morte di mio padre. Tutto questo ha contribuito a formare il mio carattere ed il mio modo di vivere la vita con serietà e coraggio. L’impegno politico è stato per me, solo ed esclusivamente un impegno civile.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Non mi piace evadere dalla realtà. Ho sempre preferito affrontare i problemi e cercare di risolverli, Forse non ho mai avuto il tempo per fantasticare, visto che ho avuto sempre la responsabilità e l’amore per la mia famiglia. Mi piace descrivere la realtà e pensare come si può migliorare qualcosa per il bene di tutti. Ho scritto brevi racconti, anche molti divertenti, ispirandomi a fatti realmente accaduti.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Credo che il mio libro rispecchia perfettamente la mia personalità, le mie passioni, i miei pregi ed anche i miei difetti e soprattutto la determinazione che ho sempre messo nella ricerca di migliorare le condizioni di vita della mia famiglia e della mia comunità.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Si tratta di una esperienza personale sconosciuta a mia moglie e soprattutto ai miei figli e ai miei nipoti. Questo mio lavoro è dedicato alla mia famiglia.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Mio figlio Arcangelo è stato il primo a leggerlo, a darmi qualche consiglio e credo che per lui è stata una grande occasione per conoscere meglio suo padre.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
Non sono esperto di queste cose, ma visti la semplicità, la velocità ed anche i costi ridotti dell’ e-book, sicuramente si sta andando in quella direzione.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Il libro va letto. Il piacere della lettura è insostituibile.