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18 Ott
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Una suora per la libertà

«Mi piace insegnare: è una gradita scoperta che va rafforzandosi ogni giorno di più. È bello stare con i ragazzi, scoprire il loro mondo, conoscere le loro paure, i loro desideri, le difficoltà, le aspirazioni, le speranze.
Avverto con tremore, ma anche con gratitudine, che essi hanno fiducia in me, e a me si appoggiano in un’età delicatissima e bella, ma altrettanto difficile».

In queste righe si coglie il senso del libro di Liliana Usai, ex insegnante di lettere presso il liceo classico di Sassari e religiosa delle Pie Sorelle Educatrici di San Giovanni Evangelista, congregazione clericale che fonda la sua istituzione nell’impegno verso attività formative e culturali.
Oggi, dismessi i panni di insegnante, Liliana Usai continua la sua attività sociale e si dedica alla scrittura. “Dalla cattedra e oltre” è la sua seconda pubblicazione; se nella prima  – Quando la vita si fa dono – narra la biografia della fondatrice dell’ordine delle Pie Sorelle, in questo racconto (pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni, 118 pagine, ebook disponibile), l’autrice raccoglie le emozioni della propria crescita professionale, vissuta responsabilmente accanto alla freschezza dei suoi giovani alunni. È importante spiegare che i fatti narrati sono da collocare in un contesto storico-culturale di grande fermento: sono gli anni della contestazione e Liliana, la suora insegnante, non esita a condividere coi suoi ragazzi momenti di dialogo e confronto sulle problematiche del tempo.
Con intelligente abilità Liliana fa di questi momenti un laboratorio di conoscenza: osserva, ascolta e condivide la lotta per l’uguaglianza, la ricerca di libertà e un sostanziale cambiamento nel mondo della scuola, tanto da aggiudicarsi l’appellativo di “suora rossa”, ma lei precisa di ispirarsi «non a Marx ma a Cristo e ai Padri della Chiesa».
L’austerità morale si fonde armonicamente con il desiderio di apertura alla modernità. 
Il libro è ricco di spunti di riflessione, e sottolinea l’apporto costruttivo insito nello scambio generazionale; la fiducia ed il rispetto ripagano l’immenso impegno, fatto di dedizione, pazienza e disponibilità d’ascolto.
L’autrice ci rende partecipi del suo percorso, e lo fa con un testo dallo stile coerente, limpido e autentico.
Quelle di Liliana non sono affatto «le sgangherate memorie di un’insegnante innamorata della scuola», sono piuttosto la bella testimonianza di una vita trascorsa con e per i giovani.

 

 

 

Venerdì, 18 Ottobre 2013 | di @Damiana Perrella