Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato e cresciuto a Firenze. In realtà non mi sono mosso molto fino ai 25 anni, quando mi sono laureato. Poi ho iniziato a girare in Italia ed all'estero.
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Così di primo acchito ne consiglierei due: Uno Nessuno e Centomila per la visione particolare della realtà e La casa degli Spiriti per la sua forza narrativa.
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’eBook?
Beh l'eBook è estremamente comodo, flessibile ed economico (puoi portarti dietro più libri col minimo sforzo), il libro cartaceo ha il suo perché, però penso che il futuro sia delineato: eBook.
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Credo che possa essere entrambi, ovviamente non contemporaneamente. Penso che la stessa persona possa scrivere su di un argomento, una storia dopo averla meditata a lungo, ed in altre occasioni possa farsi trasportare dell'impeto del momento.
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
L'interesse per l'argomento, la voglia di mettere nero su bianco temi e problematiche che ritengo estremamente possibili a breve termine. E poi era una cosa che volevo fare fin da ragazzo.
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Che dobbiamo cambiare registro sia nei confronti della Natura e dell'Ambiente sia nei rapporti di prevaricazione geopolitica perché penso che altrimenti ci potremmo trovare nelle condizioni di cedere il passo a qualcun altro.
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
No come ho già detto fin da ragazzino, alle colonie, nelle ore di pausa, raccontavo agli altri ragazzini le avventure della Y22, un'astronave terrestre...una specie di Enterprise (col dovuto rispetto). Poi ho provato a scrivere dei racconti brevi (orribili) sempre di fantascienza.
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
No, niente di particolare. Ricordo solo la voglia di scrivere che mi aveva catturato.
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No. Devo dire che la parte più difficile è stato iniziare costruendo una trama di massima. Poi il resto è venuto da sé.
Il suo autore del passato preferito?
Non ho la passione per un solo autore, né amo un solo genere. Mi piace la narrativa, la fantascienza, ma anche la saggistica. Quindi ho più autori che mi appassionano:
direi che amo la Allende, mi intriga Zafon e mi appassiona Reverte fra gli stranieri, fra gli italiani Pirandello e Tomasi di Lampedusa.
Poi la fantascienza...vado da Herbert ad Asimov a Dick senza dimenticare Martin e La Torre Nera di Stephen King.
È impossibile scegliere un autore.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non la conosco molto, ma la ritengo sicuramente utile per le persone ipovedenti o affette da disabilità. È probabilmente un gradevolissimo compagno di viaggi per chi guida a lungo su lunghi percorsi.
