In questo romanzo Laura, la protagonista ottantenne distinta e ormai serena, racconta le sue esperienze di vita, tra gioie e dolori, passando per le bombe della Seconda Guerra Mondiale, la perdita dei genitori, la carriera lavorativa soddisfacente e un amore incerto con Giorgio, in cui regolarmente compare e ritorna il numero 21. «Il 21 è un numero che ricorre nella mia vita. Sono nata io, è nata mia figlia. Nel libro, tutti i 21 del mese accade qualcosa.» In questa intervista, l'autrice, residente a Barge, ai piedi del Monviso, spiega i motivi che l'hanno portata a scrivere questa storia, tra cui la voglia di lasciare il messaggio che «la vita corre veloce e va vissuta», e il motivo che l'ha spinta a scegliere uno dei due finali che aveva in mente.