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12 Dic
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Intervista all'autore - Slavka Nanova

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Vivere. In pratica il mio amore per la scrittura, comincia a l'età di otto anni. Dopo che da tre anni recitavo quelle degli altri, ho cominciato a partecipare ai concorsi di recitazione, presentando le mie poesie. A soli dieci anni le pubblicavo già nei giornali e nelle antologie, vincendo anche tante premiazioni. Emozioni ?Sono tante. Sono molto emotiva e per me scrivere poesie è come uno sfogo. Molto spesso una canzone, un film, una persona che incontro per la strada, sono le mie forze trainanti per creare, per dare vita alle mie emozioni.




2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Tanto, mi sono messa in gioco quasi al 90%.Volevo creare un' opera unica, incrociando le mie esperienze reali, con quelle immaginarie. Le mie vere riflessioni ,con poesie e immagini.



3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.

Spogliarmi! Mettermi completamente al nudo, davanti ai lettori. Ho voluto vedere fin dove arrivava il mio coraggio. Mi piace darmi degli obiettivi difficili da raggiungere. Per me questo libro dà un senso alla mia vita, con i forti messaggi che ho voluto trasmettere alle persone che lo leggeranno. Mi piacerebbe, una volta chiusa l'ultima pagina del libro, che il lettore non pensi a quello che ha appena letto ma rifletta sui valori della sua vita, sull'amore, che è più forte della morte e alle sue emozioni mancate.



4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?

Semplicissimo. Senza nessun dubbio. Il tatuaggio sul mio braccio c'era già da tempo, e ho preso l' idea da lì. Questo cuore anatomico dentro a una mano, si abbinava benissimo alla storia del libro. Come dico sempre, non succede mai niente per caso. Così senza nessun dubbio avevo la copertina e il titolo dell'opera.



5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?

Posso portarne due? Il primo senza dubbio è "The secret" di Ronda Byrne. Quando è stato diagnosticato il diabete di mia figliala lettura di questo libro mi ha dato tanta forza e speranza. Invece il secondo che porterei è un libro scritto in una maniera molto divertente, cioè "Perché gli uomini vengono così in fretta e le donne fanno sempre finta "l' autrice è Anne West-psicologa tedesca.



6. E-book o cartaceo?

Cartaceo...per sempre. Magari sono molto antica, ma provengo da una famiglia in cui i libri erano classificati come ricchezza. Mio nonno aveva una libreria che non finiva più, mia madre aveva libri in ogni angolo della casa, io centinaia di libri e si vede che anche mia figlia ha preso da noi. Ho comprato diversi libri e-book, ma sinceramente non fa per me, si perde la magia, l'odore dell' inchiostro e il rumore delle pagine.



7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?

Non lo so se posso chiamarmi scrittrice, o se avrò una carriera in questo campo. Avevo solo esigenza di fare qualcosa per il prossimo, facendolo in una maniera originale. E dirò anche che sto pensando a un secondo libro, che avrà la stessa impronta... ma prima vorrei vedere cosa succederà con questo, come sarà percepito dal lettore e se avrà questo impatto emotivo per quale ho lavorato.



8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?

L' idea c'era da tanto tempo, però mi mancava qualcosa. Infatti, quando ho percepito il momento giusto per finirlo, ho preso tutte le idee che da 7 anni mettevo da parte, e giustamente le ho cancellate tutte, partendo da zero. Direi che in questo anno con il mio parlare, chiedere e raccontare le mie idee ho fatto impazzire un po' di persone tra cui, le mie amiche più strette e mia figlia. Mia figlia sa tutta la storia, con anche i minimi particolari senza neanche averla letta, solo sentendomi parlare. E la sua reazione è stata: "Mamma, sei troppo sdolcinata !”L'adolescenza ...



9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?

Mix di emozioni. Eccitazione, paura, consapevolezza, soddisfazione e speranza di aver fatto davvero qualcosa di buono, qualcosa di utile. È un traguardo importante per me e come tale fa già parte dalla mia pelle. Non mi sono accontentata solo del tatuaggio, dal quale ho preso ispirazione per il titolo, ma dovevo tatuarmi anche la frase "Con il cuore in mano - Amare senza tempo " che per me non è più un semplice libro, adesso fa parte della mia storia.



10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?

La prima persona? Una delle mie migliori amiche, doveva vedere se grammaticamente era tutto apposto. Le sue sensazioni sono state più che positive. Spero che non l’abbia detto solo perché mi vuole bene ma perché davvero ha provato delle belle sensazioni leggendo il libro per la prima voltra.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Sinceramente, non lo so di cosa si tratta. Ma scherzando con un mio amico, dicevo che il prossimo libro lo farò solo con poesie e foto, e ogni volta che si girerà la pagina si sentirà la mia voce recitare poesie. E in più vorrei fare le pagine profumate, così il libro avrà effetto su più sensi. Fantascienza, lo so. Ma chissà magari un giorno riuscirò a farlo…  


 

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