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10 Giu
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Intervista all'autore - Giovanna Portanova

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Scrivere per me è un atto naturale come respirare, è il mio modo di essere... il mio primo giocattolo non è stato una bambola ma una penna! Quando scrivo ho la sensazione di bucare lo spazio e abbracciare il mondo per confrontarmi con il cuore ed il pensiero delle persone... altre volte invece, a mia penna diventa un fazzoletto capace di asciugare quelle lacrime invisibili, che si depositano nelle rughe nascoste del cuore e alcune volte, invece, sono spinta a scrivere per dare voce a chi è affacciato alla finestra della vita, a chi abita alla periferia della società, a chi è imprigionato in questo stagnante presente e la penna diventa uno strumento per regalare loro una speranza di futuro. Per me scrivere è un'azione continua tra un cuore che non segue le lancette del tempo ed un cervello che, invece, vorrebbe segnare il tempo!!!




2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Ogni libro è sempre una transazione tra la propria mappa interiore e la mappa sociale, non è mai una fotografia oggettiva... in questo libro tra l'immaginazione e la creatività s'inserisce sempre la mia visuale di vita, in tutte le sue varianti e nei crocevia è sempre la mia indole ad accendere il semaforo. Credo che in ogni manoscritto troviamo sempre il DNA dell'autore altrimenti saremmo semplici descrittori di avvenimenti, ma mai scrittori!!!



3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.

Il piacere di aprire la porta all'amore, di ridimensionare questo cerebralismo erotico e il travaglio di identità sessuale ma questo libro è anche il desiderio di ossigenare il cuore, inquinato da scorie e da balle mediatiche che pretendono di cancellare i valori veri della vita. Ho voluto raccontare l'AMORE e la sua tipologia tra un sorriso, un sarcasmo, un'ironia e qualche lacrima!!!



4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?

Il titolo è stato amore a prima vista dal momento che su di una canzone bellissima di Baglioni trasmettevano immagini di tette rifatte immagini simboliche e goliardiche di sesso!! In fondo se non fosse per le tette molti amori non sarebbero mai nati e lì che si posa il primo sguardo ed è lì il primo nutrimento sia del bimbo che dell'amore… e poi dalle tette i protagonisti di questo libro saliranno al tetto del mondo!!!



5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?

Di isole deserte, non geografiche, ne è pieno il mondo. Su questa mia isola porterei la Bibbia ,anche perché la Bibbia, che vuol dire libri, è proprio una completa biblioteca: lì ci trovi tutto ciò che ti occorre e leggendo scopri che "non c'è nulla di nuovo sotto il sole", come per dire che oltre a strappare i foglietti dal calendario, non è cambiato niente in questo nostro pianeta e che l'umanità continua a cercare la felicità e l'amore nei posti sbagliati! E così, leggendo la Bibbia, ti accorgi che mentre il mondo cade a pezzi ,stai sprecando la vita per briciole di ciarpame! Una verità che anche i protagonisti del mio romanzo, su isole diverse, scopriranno!



6. E-book o cartaceo?

Nel mondo c'è abbastanza spazio per entrambi per me. che preferisco la penna al digitale, la risposta è scontata ma se ho imparato ad usare il pc imparerò ad apprezzare anche l'e-book meno spazio meno costi e poi per chi ha problemi di vista è il massimo... Allora? Tra il lettore e lo scrittore ci può essere empatia sia con la carta che con un monitor, l'essenziale è riuscire a trasmettere emozioni, sentimenti, avvincere e far nascere speranze e sogni, condividere per un momento quel salto quantistico tra chi scrive e chi legge indipendentemente dallo strumento usato.



7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?

Da sempre, da piccola immaginavo storie. Ho sempre scritto, alle medie ho vinto la mia prima borsa di studio con un racconto sul risorgimento, da grande ho scritto per altri ma anche per alcuni settimanali pubblicando novelle. I miei alunni hanno vinto premi sia per qualche giornalino che per componimenti poetici, insomma, se c'è una penna ed un foglio in bianco bisogna comunicare anche quando il tuo saper comunicare può dare fastidio a qualche innominato di turno. Credo che la vita sia la prima e vera comunicazione tra creature e creato e tra creature e creature...comunicare è come il caffè del mattino, ti dà la sveglia e la carica. Comunicare è la prima capacità umana che poi potrebbe diventare competenza Io mi diverto a giocare con le parole ecco perché ho collaborato anche ad un salotto letterario online con la pubblicazione di un libro ,ecco perché mi diverto con dei link su facebook. Ecco perché una volta in pensione... sono arrivata alla pubblicazione di questo terzo libro, scrivere è come partire per una crociera e a me piace viaggiare.



8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?

Avevo voglia di un viaggio importante, di evadere da questo tormentone mediatico sull'utero in affitto, adozioni gay ecc. Un giorno, su Google m'imbatto in una foto di una manifestazione "goliardica" sui diritti omosessuali, tipo tette al vento ed altro e in contemporanea, per combinazione, la radio, che ho sempre, accesa, trasmetteva questo piccolo grande amore, nel mentre la mia eterna bimba, Cristiana, (la mia ultima figlia disabile) batteva le manine all'ascolto di quella bella melodia. Mi sono girata e come in una sinapsi a 3D ho visto l'Amore, trasformato nel letto di Procuste, una tela divenuta corta bucata povero piccolo grande amore trasformato in un'icona sociale politica… a quel furto, a quel rapimento, il cuore giustamente si ribellava. Ecco ho raccolto il grido del cuore, ho recuperato quel cristallo vero che è l'amore e l'ho rimesso al suo vero posto! Ma che fai mi guardi le tette? No! Ti guardo il cuore!



9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?

All'improvviso senti una banda suonare dentro di te: un rullo di tamburi tipo euforia, una sviolinata, tipo ricordi, una favola blu sul pianoforte, tipo emozioni e poi, come un direttore di orchestra, ti ritrovi a dirigere una sinfonia…



10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?

Mio marito insieme alla mia Cristiana, che non avendo la possibilità vocale, ha una sensibilità diversa. Quando un racconto, una musica la sorprende positivamente batte le mani e lei ad ogni capitolo che leggevo batteva le manine. Lei è un vero critico, sente il suo cuore.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

In mancanza di luce naturale anche quella artificiale serve!!! Tutto ciò che viene utilizzato per stimolare l'essere umano a leggere è un progresso. Ribadisco però che leggere fa bene perché permette di stimolare i neuroni, impedendo che si arrugginiscano per non uso, e soprattutto perché impedisce di accumulare calcare sul cuore. Un libro letto dagli altri, in alcuni casi, è positivo e poi sempre meglio di niente... Dovremmo però trovare sempre il tempo per leggere perché leggere è un po’ come fare l'amore… protagonisti e non spettatori…

 

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Venerdì, 10 Giugno 2016 | di @BookSprint Edizioni