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BookSprint Edizioni Blog

11 Mar
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Intervista all'autore - Isabella Ceccopieri -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è un’esigenza dell'animo, è un impulso che non arriva mai con la stessa intensità, ma che ti spinge a riflettere per fermare e fissare nel tempo i tuoi pensieri, le tue ansie, le tue gioie e i tuoi dolori.
È il primo veicolo verso la ricerca e la scoperta della verità e di te stesso. Scrivere ti fa sentire autentico e "svincola “quello che è imprigionato dentro di te.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo libro ci sono io. Con tante sfaccettature, tanti interrogativi, tante convinzioni, cui sono arrivata dopo esperienze umane e culturali. C'è il mio credo, ci sono i miei ricordi ma, soprattutto, i miei affetti.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere questo racconto-diario ha avuto per me un significato "liberatorio". Ho, per la prima volta nella mia vita, messo nero su bianco sensazioni, idee, convinzioni che "covavo" a fasi alterne dentro di me e che ho "liberato" attraverso la scrittura. Ho voluto gettare tante "esche" che, anche per altri, potrebbero essere utili. Insomma, accanto ad un aspetto prettamente intimistico, questo mio scritto è indubbiamente anche provocatorio.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
È stato un colpo di fulmine. Mentre scrivevo le prime pagine mi è balzato davanti agli occhi l'opera di Marquez ... di tutt'altra natura e contenuti naturalmente ... ma il cui titolo mi ha fornito l'ispirazione diretta ... "L'amore al tempo del colera"... romanzo fantastico di un grandissimo scrittore mi ha dato il "la"...
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Il mio scrittore preferito è Lev Tolstoj. Non potrei immaginare la storia universale del romanzo senza Guerra e Pace ...che porterei con me sull'isola deserta me, assieme ad Anna Karenina e al Giocatore di Dostoevskij ...
 
Ebook o cartaceo?
Cartaceo tutta la vita! La mia professione di bibliotecaria, specializzata in manoscritti antichi mi ha fatto conoscere in tutti i segreti più profondi il mondo e la funzione del libro "tradizionale" nella storia dell'uomo. Ho lavorato con le più moderne tecnologie per trasmettere su db creati per piattaforme web quei milioni di dati che potessero essere fruiti nelle parti più lontane del mondo. Ho sperimentato tecniche di riproduzione digitale avanzate per rendere il libro più spendibile online ... ma nulla può competere con i volumi cartacei, e non è snobismo. Solo sperimentazione sul campo.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non so se posso definirmi una scrittrice ... anche perché fino ad oggi ho scritto molto, ma soprattutto pubblicazioni a carattere scientifico, finalizzate a lavori di ricerca e catalogazione. Sono stata autrice di molti saggi e recensioni ... dove spesso mi sono sentita "prigioniera" di percorsi obbligati. Posso definirmi scrittrice con questa mia piccola opera? Non lo so, ma so per certo che l'amore per scrivere l'ho sempre avuto, da quando ero ragazzina, a scuola con tante amiche con cui ci scambiavamo le nostre confidenze e fantasie
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea di scrivere un romanzo era un mio piccolo sogno nascosto, ma non avevo le idee chiare su quando e come iniziare l'avventura. Non esiste un aneddoto legato alla nascita del mio racconto ma purtroppo una congiuntura drammaticamente epocale come la pandemia. Una "prigionia" forzosa e uno stato di smarrimento mi hanno spinto a "raccontarmi" come mi sentivo e a raccontare quello che stavo vivendo pe memorizzare e non dimenticare.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una sensazione bellissima, è sentire come un corso d'acqua che scorre irrefrenabile, finché ad un certo punto rallenta, si ferma in un lago e ... lì ti accorgi che è nata una nuova "creatura" da custodire ... la tua opera.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Le prime due persone che hanno letto il mio libro sono state due mie carissime amiche, diverse di carattere e non particolarmente amiche tra loro, ma concordi nel "sostenere" la mia iniziativa ...
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro, come tante innovazioni all'avanguardia potrà senz'altro avvicinare un certo tipo di pubblico alla narrativa "narrata" e potrà essere un buon compromesso tra la lettura e l'ascolto dei suoi contenuti. Uno stimolo in più per la curiosità umana ...

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