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27 Ott
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Intervista all'autore - Lanfranco Massimi

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Non provo grandi emozioni, lo faccio fin da bambino, per me è come camminare. Non ho mai scritto un romanzo, né una storia inventata, ma sempre e solo fatti, esperienze o eventi da me organizzati e vissuti in prima persona. L'emozione subentra solo quando ciò che descrivo significa rivivere momenti e sensazioni ineffabili, la maggior parte delle quali vengono dalla mia relazione con il Signore.





2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Nel mio libro non è presente solo qualche fatto della mia vita, il mio libro è tutto reale è un pezzetto della mia vita.



3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.

Niente di più che fare l'ennesimo regalo a mia figlia per quel Natale 2005, come sempre ho fatto fin da quando, dopo la mia conversione, mi sono scoperto pellegrino, cominciando così a camminare su tutti i cammini riconosciuti. Dal 2004 in poi non mi sono più fermato e nei primi tre anni le ho dedicato tre libri, poi ho iniziato a farle dono dei miei filmati e documentari. Non è mai stata mia intenzione pubblicarli, sempre e solo uno per me e uno per lei. Soltanto dopo dieci anni, mi sono lasciato convincere a pubblicare questo, perchè è l'unico viaggio di fede che ho fatto e c'è forse qualche testimonianza in più degli altri, oltre che al messaggio del mio modo semplice di vivere Cristo.



4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?

In realtà il titolo fino a quando il libro era solo mio e di mia figlia, era: "Gesù, pellegrino per me". Sono sincero, mi è molto dispiaciuto cambiarlo, ma forse era poco commerciale e in più non volevo che fosse inserito nella categoria "Religione", cosa che invece è poi avvenuta ugualmente. Io sono un cristiano laico, non sono cattolico, né religioso, ho semplicemente una relazione diretta con Gesù, che vivo minuto per minuto durante tutto il giorno, spero per sempre.



5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?

Nessun libro, solo il Libro: "La Bibbia". Ci respiri aria intrisa di gioia e di sofferenza, di storia e di misticismo, di passione e di sacrificio, di abbandono e di ribellione, di religiosità e di salvezza, di guerra e di pace, di vita e di morte: "E' satura dello Spirito di Dio". E' la soluzione a tutti i problemi, la panacea per ogni malattia è l'unica guida sicura per ogni cammino, ci sono tutte le storie del mondo ed è piena d'amore. L'Autore è Universale ed è conosciuto da tutti.



6. Ebook o cartaceo?

Cartaceo.


7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?


Nessuna carriera, scrittore per caso...



8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?

Era già il secondo cammino e quindi il secondo libro, nessuna idea, era però normale che cercassi di far provare a mia figlia, che non ha mai potuto farlo, l'emozione di camminare con me per 1200 km. Pare che ci sia riuscito...



9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?

Mentre lo scrivevo, immaginavo solo il volto di mia figlia, illuminato dalla luce delle sole candele e del cammino acceso, davanti a me emozionata, non perchè fosse la vigilia di Natale. Già sentivo il calore dell'abbraccio che sarebbe seguito alla lettura della dedica: "Per te, Agnese"



10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?

Naturalmente Agnese.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Io sono un vecchio stampo e nonostante abbia un paio di blog, una libreria virtuale e una classica nella mia taverna del pellegrino, una pagina Facebook, un gruppo su FB riguardante i pellegrinaggi del mondo, rimango amante fedele del libro classico, che si sfoglia, che si annusa, che si segna e si piega... e forse non oltrepasserò mai questa frontiera.  

 

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Lunedì, 27 Ottobre 2014 | di @BookSprint Edizioni

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