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18 Ott
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Intervista all'autore - Elaterio Lisa

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?


Sono una donna che a fatica ha raggiunto l'età attuale .I miei 58 anni sono il risultato di una forte voglia di vivere e lottare contro le diverse avversità della vita e una malattia quasi sconosciuta contratta a soli 18 anni a pochi mesi dalla nascita del mio unico figlio.

Sono nata in un paese della Campania, ho vissuto da emigrante in Svizzera insieme ai miei genitori, negli anni della breve adolescenza. Vivo ora in Emilia - Romagna, la mia esperienza di vita mi ha reso una persona capace di apprezzare e valorizzare gli aspetti e le culture di tutti i popoli della terra.

Scrivere mi ha sempre aiutato nei momenti più difficili, la penna era ed è la mia migliore confidente.

 

 

2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?


Ogni momento della giornata è un buon momento per mettere giù appunti e/o, pensieri, sensazioni ed emozioni.

 

 

3. Il suo autore contemporaneo preferito?


Ho una vera ammirazione per la filosofia, il mio autore preferito è Luciano De Crescenzo, seguito da Giobbe Covatta, anche se per me tutti gli autori hanno un loro affascinante carisma.

 

 

4. Perché è nata la sua opera?


La mia opera è nata per la volontà di trasmettere ad altri la stessa forza ,che ho scoperto io nel corso di questi 58 anni, convinta che tutti noi abbiamo dentro un vero guerriero, basta solo cercarlo .

 

 

5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?


I contesti sociali in cui ho vissuto sono stati quelli che mi hanno forgiata e spinta a scrivere.

 

 

6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?


Per me è assolutamente un modo per raccontare la realtà vista attraverso i miei occhi, vissuta sulla mia pelle, infine ho allargato il mio orizzonte guardando ed ascoltando le realtà di coloro che ho conosciuto.

 

 

7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?


In ciò che ho scritto c'è tutta me stessa, non essendo abituata a raccontare cose che non conosco, c’è abbastanza realtà nel mio mondo; la fantasia non ha molto spazio, quella la lascio ai bambi anche se non ho mai smesso di sognare.

 

 

8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?


Sì è stata una ragazza accolta nella mia casa che poi è divenuta la madre dei miei nipoti. È lei che mi ha aiutato a battere il testo prima manoscritto, contemporaneamente lei imparava la lingua italiana. È una buona lettrice e un’ottima critica.

 

 

9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?


Sempre alla ragazza, cui ho fatto menzione prima, ho sottoposto la prima lettura dell'opera, in seguito alla mia migliore amica, una donna colta e intelligente.

 

 

10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?


Io amo la carta è una buona penna, le pagine di un libro da sfogliare sono per me come scoprire cosa c'è dietro una curva. Capisco che l' e-book è il futuro per le nuove generazioni,anche perché non dispongono di ampi spazi per conservare un tesoro come una biblioteca personale.

 

 

11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?


L'audio libro era nei miei sogni fin da bambina. Immaginavo una voce che con suadènza ed emozioni leggesse il mio libro preferito, a partire dal libro Cuore, che qualche volta ci facevano ascoltare alla radio in aula, una bellissima idea.

 

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Venerdì, 24 Ottobre 2014 | di @BookSprint Edizioni

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