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17 Ott
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Intervista all'autore - Cataldo Vinci

 

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Sono tarantino, già dalla nascita soffrivo di crisi epilettiche quindi all’ età di 9 anni entrai all’istituto la Nostra famiglia di Ostuni. Uscì all’età di 15 anni, così da ragazzo mi venne la passione della fotografia e adesso sono un fotografo.

Nel 2010 venni a conoscenza di un gruppo di appartamenti per disabili autonomi dove stato fino all'anno scorso; adesso vivo da solo in un appartamento in affitto. Quando stavo nel gruppo di appartamento pensai di scrivere un libro, visto che ho avuto una vita molta vissuta.

 

 

 2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?

Solitamente il pomeriggio dalle 15,30 alle 16,30 poi dipende se ho idee, allora anche la sera.

 

3. Il suo autore contemporaneo preferito?

Al Pacino

 

4. Perché è nata la sua opera?

Mi attirava di scrivere.

Perchè ho avuto una vita vissuta.

 

5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?

Qui a Conversano sono tutti contenti e fieri dell’uscita del libro. Io sono molto soddisfatto.

 

6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?

Un modo per raccontare la realtà.

 

7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?

Il cento per cento.

 

8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?

Una mia amica che si chiama Valeria.

 

9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?

Al mio primo amore Adele.

 

10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?

Non so rispondere, comunque credo di si.

 

11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

È una buona cosa, credo sia il nostro futuro.

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Venerdì, 24 Ottobre 2014 | di @BookSprint Edizioni

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