Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Ricordo una frase di Charles Baudelaire: "Mon cœur mis à nu" (Il mio cuore a nudo). Ecco cosa rappresenta per me scrivere!
Presentare il vero volto del mio cuore, i miei sentimenti, il mio essere, senza artefatti, senza alterazioni.
Provo molte emozioni, quali pace e libertà.
Mi sembra di planare libera in un mondo ovattato.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Penso che la scrittura sia lo specchio dell'anima. Anche in un libro dove viene descritta una storia completamente inventata ci sono sempre le proiezioni degli stati d'animo, dei desideri, delle paure dell'autore, Nel mio libro c'è la mia amata Germania, la mia Sicilia, dolce e amara, la difficoltà a far parte di una terra che non mi ha partorita, ma adottata, l'incapacità ad accettare gli stereotipi, le costrizioni, i pregiudizi, le credenze popolari di questa terra bella, ma orgogliosa e austera, la mia incommensurabile voglia di vivere e di amare tutto e tutti, il culto estremo della bellezza in tutte le sue forme.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere quest'opera ha rappresentato per me liberarmi di un cancro che portavo dentro.
È stata una terapia per curare la mia anima, un luogo dove scaricare tutti i miei sentimenti nocivi e dolorosi, dove depositare traumi inconsci, disagi, paure per poi meditare, confrontarmi, sollevarmi e rinascere come la Fenice dalle sue ceneri, migliore e più forte di prima.
In due parole "un urlo liberatorio".
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata improvvisa, decisa, inequivocabile.
Sono state le prime gettate d'inchiostro.
Il titolo rappresenta la sostanza stessa di tutta l'opera.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Il mio primo libro che ho letto è stato "Émile ou De l'éducation" ed il secondo "Du contrat social" di Jean Jacques Rousseau. Trovo fondamentale il tema dell'educazione e di uguaglianza e libertà.
Se non si forma una mente, se non si parte da una buona educazione non si può avere una società giusta.
Un buon bambino sarà un buon cittadino domani.
Ebook o cartaceo?
Preferisco il cartaceo, amo l'odore che si sprigiona sfogliando un libro
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Non ho deciso di scrivere, sono stata spinta a scrivere perché sentivo la necessità di sfogare e raccontare le mie sensazioni e le mie emozioni
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ricordo che a 18 anni la mia adorata madrina mi regalò un quadernone con una copertina molto rigida. Mi disse: "Ecco scrivici tutto quello che vuoi"
Quella donna mi è stata vicina come una mamma, forse l'idea del libro è partita da lei!
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Ho sempre detto che questo libro era la mia creatura. Prima era dentro di me, nella mia testa. Adesso è nato e può entrare nella testa del lettore.
C'è un messaggio, un insegnamento, che usa il libro come veicolo per transitare da me al mondo.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Il mio compagno è stato il primo a leggere il libro, ma anche a seguirmi nella stesura.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Se recitato con enfasi o anche accompagnato da una musica dolce e rilassante, può toccare le corde più profonde del cuore
