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08 Gen
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Intervista all'autore - Ettore D'Onofrio

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è rivedere il passato e in parte riviverlo con altri occhi, con maturità o forse col senno di poi.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Direi che è solo realtà personale, sono emozioni sopite nel tempo che non riuscivo e far emergere perchè mi mancava la motivazione, la scintilla per innescare la fiammella.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ripercorrere a ritroso strade che hanno segnato il mio cammino, e sono tante.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Abbastanza semplice, volevo rivivere un "passato" con occhi di oggi.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Dopo Dante, Petrarca e Boccaccio mi sono perso in Leopardi, e credo che la sofferenza sia una maestra molto severa ma anche benevole, porta alla luce ciò che nascondi gelosamente nel tuo animo.
 
6. Ebook o cartaceo?
Credo che ormai vista la situazione mondiale, resterà solo Ebook.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non frequento molto i social, eccetto Facebook. Un amico d'infanzia che avevo perso di vista, mi ha invitato ad iscrivermi e d'allora ho riallacciato molti contatti di parenti, compagni di scuola e quant0altro inerente al mio "Paese" d'origine e così quasi per caso ho ritrovato quei sapori sopiti, quelle sensazioni emotive che avevo relegato in fondo al mio cuore. Incontri virtuali, argomenti trattati o semplici ricordi hanno finalmente trovato forza per affiorare e esternare i loro ricordi.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Forse, come moltissime cose della mia vita, un evento inaspettato o solo per un CASO, come sono sovente a dire, nel leggere una notizia su Fb, è affiorato un barlume che ha sprigionato una reazione inconscia di esternare quello che covavo, forse da tanto, dentro di me "ecce liber".
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Alla mia non giovane età vedere qualcosa di così personale essere accolto e portato ad essere pubblicato è certamente una grande gioia. Finchè resterai nei pensieri di qualcuno ... avrai sconfitto il Tempo, tutto passa solo il ricordo dura più della Vita.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Delle amiche di vecchia data a cui feci leggere alcuni versi e poi la pima copia è stata spedita ad una persona, in America, che conobbi in tempi lontani.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È il domani, mi spiace perchè si perderà il contatto umano, l'odore della carta stampata e l'antica visione della biblioteca.
 
 
 
 

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