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07 Ago
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Intervista all'autore - Carla Taccetti

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Una vita come la mia è degna di essere raccontata: piena di eventi bellissimi e terribili, una vita che doveva essere conosciuta per poter dare a qualcuno la possibilità di sperare che tutto può accadere. Molto difficile sintetizzare il tutto ma è per questo che ho deciso di scrivere.



2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?

La mattina presto prima di andare al lavoro.




3. Il suo autore contemporaneo preferito?

Ernest Hemingway.



4. Perché è nata la sua opera?

Per far capire quanto tutto a qualsiasi età può accadere.



5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?

Molto.



6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?

Per raccontare la realtà.



7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?

Tutto.



8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?

Silvia, mia figlia, un giorno mi disse che dovevo dare anche ad altri la possibilità di leggere ciò che scrivevo.



9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?

Silvia.



10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?

Penso proprio di sì anche se a me piace toccare ciò che sto leggendo.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

È presto ancora ma ci arriveremo senza dubbio.



 

 

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