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22 Ago
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Intervista all'autore - Antonio Micelli -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono Antonio Micelli è arrivo dalla Puglia dove ho vissuto fino a 18 anni, dove ho vissuto in un’associazione chiamata villaggio SOS per bambini orfani.
A 18 anni ho deciso di partire e andare a vivere in Lombardia, dove dopo un paio d’anni ho conosciuto mia moglie con la quale ho costruito la mia vita e ho 4 splendidi figli, e sono un operatore ecologico e diplomatico in perito elettronico. Ho iniziato a scrivere perché mi è venuta la passione sa ragazzo a scuola, perdendo una scommessa.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non ho un momento ben preciso, quando ho tempo scrivo, e mi piace molto, mi immedesimo nella scrittura e in ciò che scrivo. Scrivendo attraverso smartphone posso farlo sempre in ogni momento.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
A me piace molto Nicholas Sparks e Daniel Steel, i due scrittori i quali mi sono rimasti più impressi
 
Perché è nata la sua opera?
È nata dalla mia fantasia è improvvisamente l’ho iniziata a scrivere così dal nulla, come il resto delle mie opere che ho in mente.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Sinceramente non ha avuto nessuno tipo di influenza, anzi avrei dovuto non scrivere sé stessi a guardare il mio contesto sociale odierno e passato
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Entrambe le cose e mi piace scrivere per fare evadere chi legge dalla realtà
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
In questo romanzo poco o nulla, sicuramente l’aspetto umano e dell’amore mi identifica.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
All’inizio no, poi per la conclusione del romanzo si.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia sorella, lei è molto critica e obiettiva
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Penso di sì, ormai è tutto online, ma un buon libro cartaceo beh trasmette molto altro
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo che possa essere una bella esperienza e alternativa soprattutto se c'è chi racconta una voce profonda e intensa

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