Logo
Stampa questa pagina
01 Ago
Vota questo articolo
(0 Voti)

Intervista all'autore - Cesare Paolo Otello DS -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
La scrittura è un momento in cui ti estranei dal mondo circostante, rimani solo con te stesso e pensi al passato, al presente e al futuro.
È allora che formuli una frase, che diventa l'incipit di una serie di altre frasi che ti portano verso un finale, il finale del libro.
Scrivere è raccontare, raccontare è vivere, vivere è un momento, un secondo di una breve ma intensa esperienza che si tramanda tra gli uomini di cultura e non.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tanto.
Attraverso il protagonista (Giorgio) si può percorrere in lungo e in largo le esperienze che fa. Tutti gli episodi in cui Giorgio è il principale personaggio, rispecchiano in poche parole, il tratto intimo della saggezza, specchio del suo modo di essere.
Poi, c'è in agguato il sogno….
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ho trovato nei meandri dei miei ricordi, una gita europea.
Partendo da Silvi, il mio Paese, ho solcato i fumi fantasiose che mi hanno condotto nei quadri di semplici avventure di sesso, amicizia e cose misteriose.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
La prima stesura del libro, trovava come titolo "Diana".
Poi in seguito, ho trovato una dritta scegliendo "La Bambola Principessa", suggeritomi dall'episodio di un sogno.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Murakami. Lo scrittore Giapponese rispecchia la natura dell'uomo, che deve essere al di sopra di tutte le tragedie di cui è protagonista.
 
Ebook o cartaceo?
Cartaceo.
Il libro lo devi sentire, non solo attraverso ciò che vuol dire, ma anche maneggiarlo.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Frase che non mi compete.
Da sempre ho avuto la passione di scrivere poesie, racconti e romanzi.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
La corsa in su per la salita della strada provinciale, tra il canto delle cicale e l'incontro con James, che diviene l'esempio di una amicizia duratura negli anni.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Come dicevo pocanzi, non è il primo libro. Però, devo dire che mi ha entusiasmato la presenza attiva, intorno a me, di una serie di personaggi che, di volta in volta, mi hanno fatto sentire importante.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Un signore Belga (Italiano di nascita) che mi ha incitato a proseguire in questa esperienza.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non so.

Acquista il Libro sul nostro ecommerce