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01 Ago
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Intervista all'autore - Aurora Russo -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è dare spazio alla mia creatività, sprigionando sulla tastiera una marea di sensazioni ed emozioni.
Creare nella mente degli scenari suggestivi e scaricarli attraverso le mani e le dita.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Sono un’operatrice socio sanitario, sono a contatto da anni con numerosi contesti sociali. Ognuno ha la propria storia e il proprio vissuto, ogni persona che si incontra ha un bel capitolo da leggere nel libro della loro vita.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere quest'opera ha un bel carico di emozioni per me. Il mio intento è quello di dare voce alle vittime di violenza e abusi da parte di figure che dovrebbero sostenerli nel corso della loro crescita. è una mano che tendo a chi ha bisogno di ascolto e conforto, un gesto empatico e una carezza gentile per chi ne ha bisogno.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
La scelta è stata molto semplice. Racchiude in una semplice frase il siero dell’intera opera quella di sentirsi sempre abbastanza nella propria vita e avere la forza e il coraggio di spaccare il pietrisco dell’asfalto per guardare il sole.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Sicuramente mi ha colpito moltissimo il libro pubblicato dai giornalisti Kai Hermann e Horst Rieck che hanno collaborato con la protagonista Vera Christiane Felscherinow realizzando una biografia unica nel suo genere. Si tratta di un racconto duro e crudo ma che apre gli occhi su tante dinamiche della vita partendo sin dalla prima infanzia e come viene influenzata poi l'adolescenza.
 
Ebook o cartaceo?
Ovviamente cartaceo.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Sin da piccolissima mi ha appassionato la scrittura, ricordo che a scuola mi piaceva molto scrivere poesie e questa passione l’ho portata sino agli inizi delle scuole medie. Per un motivo o per un altro ho messo da parte per tanti anni questa mia passione che mi faceva sognare ad occhi aperti, ora la Prosatrice dilettante sta tornando carica.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Nasce dall’idea di tirare fuori più anime possibili dal tunnel delle difficoltà, dare loro sostegno e immedesimarsi in ognuno di loro per tendergli la mano come un aiuto da una sorella o amica. Un aneddoto? Mentre scrivevo questo libro mi cadde una gocciolina d' acqua della mia bottiglia sulla tastiera. Questa gocciolina aveva la forma di un cuore, ciò mi fece pensare che stavo andando nella giusta direzione.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
è un’emozione indescrivibile, è un sogno che prende forma.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Il mio fidanzato.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
tutto ciò che arriva per darci qualche risorsa in più dalla tecnologia è sempre ben accetta.

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