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05 Lug
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Intervista all'autore - Maria Cristina Framorando -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Sono nata in un paesino in provincia di Vercelli e ho vissuto a Sostegno un paesino piccolissimo in provincia di Biella fino all'età di ventiquattro anni dopo di che mi sono trasferita a Novara dove ho vissuto per sei anni.
Nella mia vita ho fatto diversi lavori per mantenermi. Il mio sogno nel cassetto era di diventare parrucchiera, ma purtroppo la scuola era troppo costosa e quando ho incominciato a lavorare non avevo più il tempo materiale per andare alla scuola professionale. Attualmente vivo a Vernio un paesino in provincia di Prato e gestisco un negozio di alimentari e da poco mi sono messa a scrivere. Tutto è iniziato da un sogno che ho fatto.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Scrivo principalmente la sera dopo cena, ma a volte capita che durante la giornata, se mi viene qualche idea mi metto a scrivere anche mentre sono in negozio.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Andrea Camilleri
 
Perché è nata la sua opera?
Come ho citato prima nella mia presentazione tutto è iniziato da un frammento di un sogno, quando mi sono svegliata ho incominciato a scrivere quello che avevo sognato e più scrivevo più mi venivano in mente dettagli.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Diciamo che ha influito molto.
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere per me è evadere un po' dalla realtà, scrivendo mi immagino situazioni che potrebbero essere reali, ma che nel contesto del mio libro non lo sono. Seppur al protagonista o alla protagonista del mio libro succedono molte cose impreviste o dolorose il finale cerca sempre di essere a lieto fine.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Diciamo che ho cercato di scrivere il libro immaginandomi di essere la protagonista, ma il personaggio della protagonista non credo che mi rappresenti.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Si, il mio compagno Piero De Biasi che non mi ha aiutato nella stesura del libro, ma mi ha supportato e mi ha incoraggiato a scriverlo e pubblicarlo.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Alla mia amica Isabella Rossi è stata lei la prima che ha letto la copia del mio manoscritto e mi ha dato il suo parere positivo.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Se si pensa che ormai viene fatto tutto digitalmente e online si direi che il futuro della scrittura è l'ebook, ma personalmente preferisco ancora il vecchio libro stampato perché tenere in mano un libro e sentire il profumo delle pagine stampate non ha paragoni e ti lascia diverse emozioni che un libro digitale non ti trasmetterebbe.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia uno strumento molto utile per le persone non udenti, ma per le persone che possono tranquillamente leggere consiglierei comunque il libro cartaceo.

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