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30 Giu
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Intervista all'autore - Noemi Elisabetta Sostegni -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
La mia vita è in continuo divenire, capitoli nuovi si alternano ad altri che sembrano definitivamente chiusi e tutto ciò mi piace moltissimo.
Diciamo che tra i 20 ed i 40 anni ho viaggiato molto come direttore di crociera sulle navi, ho visitato luoghi incantati e conosciuto una gran parte di umanità. Credo che l'Universo cercasse di insegnarmi più cose possibili sperando che ne facessi buon uso! Poi è arrivata la gioia della maternità e la cura per la famiglia ed ancora la medianità ed un percorso spirituale intimo e profondo... La vita era cambiata nuovamente, era il momento di mettere nero su bianco tutto, o almeno quasi tutto, ciò che fino ad oggi ho imparato.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Mi piace scrivere nelle prime ore del pomeriggio soprattutto in inverno quando la luce tiepida si riflette sul mare e crea un effetto argenteo. Abito a Genova ed il mare qui è ovunque.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Amo i gialli norvegesi e scandinavi, Joel Dicker, le riflessioni profonde sulla realtà dell'essere di Vito Mancuso ma in realtà leggo quasi sempre saggi sul post-teismo, i libri scritti dalle grandi mistiche del medioevo (donne) che hanno saputo capovolgere con la loro libertà di pensiero i dogmi che imprigionavano i pensieri degli uomini della loro epoca e che trovo ancora attuali. Leggo i libri che i mei amici scrivono, che trovo sempre profondi ed originali, le poesie di Christian Bobin ed i saggi sul paranormale che i pionieri dello spiritualismo hanno scritto ad inizio secolo, aprendo la strada alla medianità seria.
 
Perché è nata la sua opera?
Perché dovevo dare un senso a tutto ciò che il mondo dello Spirito mi ha insegnato e soprattutto dovevo farlo conoscere a chi vuole qualche risposta in più, ai tanti animi inquieti che si pongono domande e chiedono risposte nella nostra società. Ho cercato di soddisfare questo bisogno scrivendo sotto forma di romanzo, affinché la lettura fosse piacevole e curiosa... almeno ci ho provato!
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Sono laureata in lingue e letterature straniere e moderne, specializzata in germanistica. Ho studiato arte medievale, storia del teatro ed estetica del bello. Studi umanistici di partenza quindi, senza mai smettere di approfondire tutto ciò che poteva aprire i mei orizzonti: filosofia ma anche fisica quantistica.
Mia mamma è pittrice, sono sue tutte le copertine dei mei libri, quindi sono cresciuta tra letteratura ed arte, parole e colori. Sono stata fortunata!
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
È un modo di raccontare la realtà, quella realtà che nasce per tutti dal pensiero e dalle intenzioni di tutti i giorni. Voglio raccontare quella realtà che spesso ignoriamo ma che è fatta di amore, sincerità, coraggio ed altruismo. La vita è bella perché non raccontarla? Perché sfuggirla? La realtà si crea con il pensiero, basta avere chiaro in mente il disegno della nostra vita ed assecondarlo, l'Universo ci aiuterà senz'altro.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Molto, moltissimo. Come potrebbe essere altrimenti? Nel mio libro prendo per mano il druido Finn Mac Cumhal ed insieme affrontiamo un viaggio intimo e lungo che ci trasforma assecondando le leggi e le esperienze che il mondo ci offre, vivendole le interiorizziamo e ne usciamo rinati, più saggi, più consapevoli, con ali pronte a spiccare il volo.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Il Mondo dello Spirito. A loro, alle mie guide, devo ogni ispirazione, ogni pensiero, ogni intuizione.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia mamma ed alla mia migliore amica Germana. Oltre che saziare la loro curiosità volevo un feedback sincero, volevo sapere se nonostante la differenza di età il romanzo era risultato piacevole e curioso, se poteva piacere anche a chi forse di mistica non ha mai sentito parlare!
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Io mi auguro che i libri continuino ad essere stampati sempre: adoro il profumo della carta stampata, il fruscio delle pagine quando le giro, il loro peso tra mani... Però la mia libreria digitale è fornitissima: l'ebook è il futuro, veloce (soddisfa il bisogno di trovare quel determinato libro in pochi secondi), pratico, silenzioso e sempre presente.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro è geniale: nessuna scusa per non leggere. Dedicato a chi ama passeggiare in natura con le mani libere, a chi guida per ore, a chi si affatica nella lettura... insomma è per tutti ed è una bellissima soluzione, un aiuto alla cultura.

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