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21 Mag
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Intervista all'autore - Giulia Nicora -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Fin da piccola, ho sempre visto la scrittura come una terapia, come un modo per esprimere ciò che non riuscivo a comunicare a parole, o per mettere in ordine i pensieri,
ho sempre trovato nella forma scritta uno strumento per far uscire ciò che ho dentro. Oggi, è ancora così. Oggi, mi "nascondo" nei personaggi, nei dialoghi, per tirare fuori tutte le mie emozioni
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
I personaggi del libro sono tutti di fantasia. In ognuno di essi, tuttavia, c'è qualcosa di mio, un pensiero, un'emozione, un'esperienza che ho vissuto, un sogno che ho realizzato o che vorrei che si realizzasse
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Per me realizzare quest'opera ha significato mettermi alla prova con un genere - quello dei racconti - che ho sempre amato leggere ma non mi sono mai cimentata a scrivere. Quindi, una bella sfida!
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata semplice, in realtà è avvenuta in parallelo all'inizio della scrittura dei racconti, in quanto avevo già chiara in mente la struttura e la tipologia di personaggi
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Se dovessi scegliere un solo libro tra quelli che ho letto avrei un dubbio tra IQ84 di Murakami e Il Castello del Cappellaio di Cronin. Nel primo caso, per la capacità dell'autore di trasportarmi in una realtà onirica in cui tutto è possibile e, al tempo stesso, tutto sembra estremamente verosimile.
Nel secondo, perché ho sempre amato le storie delle famiglie e ho apprezzato particolarmente le vicende di Mary, una vera e propria eroina che agisce spinta dall'amore per la famiglia.
Ma se volessi farmi qualche risata... allora sceglierei Piccoli suicidi tra amici di Paasilina
 
Ebook o cartaceo?
Tutta la vita cartaceo... Esiste una sensazione più bella di un libro tra le mani, del profumo della carta appena stampata?
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Come accennavo, mi è sempre piaciuto scrivere, tanto che ad oggi sono consulente di comunicazione, quindi sono riuscita a rendere la mia passione per la scrittura un lavoro. La mia carriera da scrittrice è iniziata nel 2009 con la pubblicazione del mio primo romanzo per ragazzi "Qual è la ricetta della felicità?"
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Dirigo da due anni una rivista dedicata al condominio, Benvenuti in Condominio. Al tempo stesso, soprattutto grazie al mio percorso di studi ho sempre amato la letteratura classica e contemporanea, per cui, durante le vacanze di Natale 2024 mi sono immaginata di incontrare i miei personaggi preferiti per le scale del condominio in cui vivo. Così ho iniziato a scrivere.
Il momento più divertente? Quando ho chiesto ad alcuni amici di leggerne ad alta voce alcuni estratti in vista della promozione sui social... Qualcuno si è immedesimato talmente tanto da dare sfogo a tutta la sua creatività interpretativa!
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una sensazione molto bella, perché vedi i tuoi sforzi, le tue idee prendere davvero forma, quindi ciò che all'inizio era solo nella tua testa poi lo osservi crescere e concretizzarsi
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mio marito!
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Personalmente, non ascolto tanti audiolibri soprattutto per motivi di tempo - li ascolterei in auto, ma la maggior parte delle volte accontento il mio bimbo che vuole ascoltare le sue canzoni preferite.
Tuttavia, penso che sia un ottimo modo per avvicinare alla lettura un pubblico ampio, in particolare coloro che non hanno grandi disponibilità di tempo da dedicare alla lettura e magari colgono occasioni diverse per ascoltare.
In generale, ogni occasione e modalità che permetta di fruire della lettura deve essere incentivata!

 

 

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