Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono Luca, un ragazzo che viene da Bianzano, un piccolo paese in provincia di Bergamo, ho una splendida famiglia e sono appassionato di sport e di libri.
Ho sempre avuto un amore smisurato per i libri, leggo più di 100 libri all' anno e scrivo da poco meno di 20 anni.
Inizialmente scrivevo solo poesie, pratica che tutt' ora porto avanti, ma poi ho un iniziato a scrivere in maniera più ampia, effettuando un lavoro di ricerca certosino per portare a termine la mia opera.
La scrittura è la mia passione, non ho ancora deciso se potrà essere anche un lavoro, ma mi godo l' amore che ho per la divulgazione.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
La sera e la notte sono i momenti più produttivi per me. Avendo una bella famiglia e molte attività, l’oscurità mi è amica e compagna nella realizzazione delle mie opere.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Devo citarne più di uno in realtà, in ordine sparso...
Enrico Brizzi
Fabio Genovesi
Andrea Vitali
Fabio Volo
Marcello Simoni
Valerio Massimo Manfredi
Roberto Mercadini
Perché è nata la sua opera?
Sentivo l’esigenza di divulgare e condividere il mio amore per i proverbi e contagiare tutti con la voglia di cercare, di informarsi, di apprendere il vero significato delle cose senza fermarsi alle apparenze.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Tantissimo, ho avuto accanto persone che mi hanno trasmesso l’amore per la ricerca, per i libri, per ciò che la quotidianità ci dona, è importante saper cogliere ogni sfumatura del nostro linguaggio.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Io amo la realtà, sento l’esigenza di modificarla per migliorarla.
Ancor di più però amo sognare, volare, puntare sempre in alto e pormi degli obiettivi da realizzare.
Credo che le due cose si intreccino alla perfezione, sono una la conseguenza dell’altra e non stonino, una coppia inscindibile.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto. C'è la mia vita.
Nonostante l'argomento non pare Dar spazio alla fantasia, c'è molto di autobiografico in questo libro.
Si parla dei proverbi che mi hanno accompagnato finora nel mio percorso di vita, della loro provenienza e di quanto sia sorprendente scoprire che certe cose sono sempre state nel nostro cuore.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
La mia famiglia senza nessun dubbio.
Questo libro è ispirato da mio nonno Silvio che ora non c'è più.
Mia moglie ed i miei figli mi hanno supportato durante la stesura del mio testo, non ho sottratto nemmeno un minuto a loro, ma solo ed esclusivamente alle mie ore di sonno, perché è giusto che sia così.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Devo confessare che nessuno ha ancora letto la mia opera nella sua interezza.
Ho raccontato, narrato, spiegato a tanti amici, davvero tanti, alcuni capitoli del mio libro, essendo proverbi è molto facile per me trovare un argomento di conversazione in qualsiasi ambito.
È tutto molto divertente
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
In tutta onestà io amo la carta.
Le opere cartacee sono per me vita.
Capisco però che stiamo entrando in un’epoca che ha altre esigenze.
Chi viaggia o chi ha poco spazio necessita di libri in formato ebook, sicuramente è il futuro, detto questo però, l’opera cartacea resta la mia preferita.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Anche l'audio libro credo sia una bellissima innovazione.
Penso ai pendolari ad esempio, a chi fa sport, a chi fa lunghi viaggi, a chi ha difficoltà nella lettura, l'audio libro è un’ottima soluzione.
Sentore poi un testo raccontato da una voce "famosa" credo possa dare ulteriori emozioni.
