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23 Apr
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Intervista all'autore - Valentina Scotti -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è un momento di relax, mi lascio trasportare dalla storia che ho in testa e che piano prende forma, è il mio angolo di confort e distacco con la realtà.
Provo emozioni diverse che sfumano col cambio personaggio, immedesimandomi in esso, riesco a provare le stesse emozioni di gioia, delusione, felicità, rabbia.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In verità molto poco, ciò che c'è di reale sono le città: Londra e Firenze che io amo follemente.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
È stato un sogno che si avverava, quel piccolo sogno nascosto nel cassetto. Motivo di gran orgoglio personale, emozionante e un piccolo passo per poter intraprendere una strada in cui credo e che mi piace, mi renda felice mentre la sto facendo e soprattutto mi faccia divertire.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata molto semplice, è arrivato quasi il titolo prima del romanzo.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Porterei assolutamente GRIDARE AMORE DAL CENTRO DEL MONDO, è un romanzo molto toccante, scoperto per caso di cui mi sono innamorata fin dalla prima pagina. Porterei con me Licia Troisi come scrittrice, incantata da CRONACHE DEL MONDO EMERSO
 
Ebook o cartaceo?
Cartaceo tutta la vita, devo sentire la carta sotto le dita e sentirne il profumo
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Ho sempre amato leggere, il tempo con due bimbi piccoli per dedicarmi alla lettura è decisamente ridotto al momento, ma appena posso mi metto comoda sul divano e sfoglio un buon libro. Non avrei mai pensato di riuscire a scrivere un libro, ma la storia mi si è formata in testa e non sono riuscita a fermarmi fino alla fine. Ho iniziato a 30 anni suonati e incinta del primo figlio che mi ha accompagnato in questo percorso e mi ha portato fortuna.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ero incinta, a casa a riposare e ho voluto lanciarmi nella scrittura. La storia ce l'avevo in testa da un po’, una volta che ho cominciato a scrivere è stato come avercela sempre avuta in testa pronta per essere messa nero su bianco. Alcuni personaggi li o proprio sognati: il protagonista con bellissime ali d'angelo, il drago e alcuni paesaggi.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È un’emozione indescrivibile, ti rende fiera di te stessa e del lavoro svolto. Mi sembra di essere una bambina davanti ai regali di natale: emozionantissima e curiosa di sapere cosa si cela sotto quei pacchetti colorati.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona che ha letto il libro è stato mio marito. Mi ha supportato e sopportato in questo percorso e ne sono felice.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sicuramente è qualcosa di innovativo, ma nonsenso farebbe per me. Io preferisco la buona e vecchia amica carta.

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